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Venerdì, 29 Marzo 2024
CICLISMO

Giro d'Italia 2022: cosa ha detto l'Etna, chi sale e chi scende

Giornata drammatica per l’Astana che dovrà fare i conti con il ritiro per infortunio di Miguel Angel Lopez  e con un Nibali in difficoltà. Netto il crollo di Dumoulin. La Ineos di Carapaz detta il ritmo della corsa. Note liete in casa Bora

Oggi, martedì 10 maggio, si è disputata la quarta tappa del Giro d'Italia 2022. Dopo la tre giorni in Ungheria, con le vittorie di Mathieu Van Der Poel, Simon Yates e Mark Cavendish, si è disputata in Sicilia la prima tappa italiana, 172 km da Avola all'Etna.

Giro d’Italia, dopo l’Etna: chi sale e chi scende

La frazione è stata vinta da Kamna (Bora-Hansgrohe) dopo uno sprint su Lopez Perez (Trek-Segafredo), che ora indossa la maglia rosa, dopo il pesante distacco rimediato da Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix), che ha rinunciato a difenderla, consapevole delle difficoltà che avrebbe trovato.

In terza posizione si è piazzato il corridore della Intermarché, Taaramae. 

La prima tappa di montagna ha emesso alcuni verdetti molto importanti in vista del prosieguo della corsa rosa.

1) Il ritiro di Miguel Angel Lopez

La quarta tappa del Giro d'Italia, da Avola all'Etna, è stata decisamente amara per Migue Angel Lopez (Astana). Il corridore colombiano, terzo al Giro d'Italia 2018, si è fermato dopo la prima ora di corsa per problemi all'anca che non gli consentivano di continuare. L'Astana ha perso quindi il suo capitano designato.

2) Il ritardo di Vincenzo Nibali

Non ha contribuito a riportare il sereno in casa Astana neppure la prestazione di Vincenzo Nibali. L’esperto corridore siciliano, che aveva ben impressionato per la sua prestazione nella cronometro di Budapest, oggi ha rimediato un distacco di 2 minuti e 16” dal gruppo di Carapaz.

Nulla è compromesso vista la lunghezza del giro, ma molti, a cominciare dallo Squalo si aspettavano alla vigilia una prestazione migliore. La speranza è che riesca subito a dare un segnale di ripresa, a cominciare dalla prossima tappa di montagna in programma, la Isernia-Blockhause, in programma il prossimo 15 maggio.

3) Il crollo di Dumoulin

l maggior sconfitto in questa giornata è Tom Dumoulin (Jumbo-Visma). Il corridore che ha vinto il giro nel 2017 sembrava aver superato i problemi delle ultime stagioni per potersi riproporre per la vittoria o un grande risultato finale.

Invece oggi, martedì 10 maggio, alla prima salita vera si è immediatamente staccato dal gruppo e ha chiuso con 9'e 10" sul vincitore Kamna e a quasi 7 minuti dal gruppo Carapaz. Le sue parole delusissime a fine corse, incapaci di trovare una spiegazione a quanto successo, valgono più di ogni altro commento.

4) Carapaz è il leader di una grande squadra

Oggi sull’Etna la Ineos Granadiers e il suo leader Richard Carapaz hanno lasciato chiaramente intendere tutta la loro forza. Il ciclista ecuadoriano, vincitore della medaglia d'oro ai giochi olimpici di Tokyo 2020 e dell'edizione 2019 del Giro d'Italia, è da tutti indicato come il favorito.

La sua squadra ha corso come se avesse già la maglia rosa addosso, imponendo il ritmo e scremando gli avversari. Vedremo chi saprà stargli a ruota nelle prossime tappe, a cominciare dal Blockhause, quando correrà per andarsi a prendere il simbolo del primato.

5) Il sorprendente team Bora e i suoi tre capitani

Il team Bora è la squadra che può festeggiare alla grande questa giornata. Ha vinto la tappa con Kamha (Bora-Hansgrohe) e ha fatto vedere che i suoi tre capitani, Hindley, Kelderman e Buchmann, stanno reagendo molto bene ai problemi fisici della vigilia, correndo sempre nel gruppo dei migliori. La strada sceglierà il capitano, ma questo team può fare un gran bel Giro d’Italia.

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