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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Pallamano, Italia ko in Slovenia (21-28): addio Mondiali 2023

Gli Azzurri non riescono a ribaltare il ko di Padova nella gara di ritorno: alla Coppa del Mondo di Svezia e Polonia vanno gli sloveni. Ora testa alle qualificazioni europee. Il dt Trillini: "Dobbiamo crescere"

Sarà la Slovenia a sfidare la Serbia nell’ultimo play-off di qualificazione ai Campionati Mondiali 2023 di Svezia e Polonia. L’Italia non riesce nell’impresa di ribaltare il 29-28 dell’andata giocata mercoledì scorso a Padova e alla Dvorana Golovec di Celje viene superata col risultato di 28-21 (p.t. 12-9). Per gli azzurri, che accedevano a questo secondo turno dopo avere superato la prima fase a gennaio a Torshavn, si ferma la corsa verso la manifestazione iridata del prossimo anno. Sguardo proiettato alle qualificazioni agli EHF EURO 2024 che si apriranno in autunno.

La partita

Rispetto all’andata Italia senza Stefano Arcieri e con Max Prantner tra i convocati. Nella Slovenia fuori Miha Zarabec e Jure Dolenec, dentro Darko Cinsegar e Stas Skube. I padroni di casa partono meglio e vanno sul 3-0 con Henigman dalla distanza. Prima rete azzurra con Andrea Parisini dopo 4’. Per il capitano dell’Italia gara giocata su ottimi livelli: sono sue le prime quattro marcature di squadra e chiuderà con un ottimo 7/10. Ma dopo 11’ Cingesar fa 8-3 dalla mattonella di ala sinistra e la Slovenia continua a condurre. Sull’11-5 di Skube arriva il time-out di Trillini. Skube risponde a Bronzo (12-6), ma dal 23’ al finale di tempo, complici le parate di Ebner, segnano solo gli azzurri (3-0) e la prima frazione si chiude sul 12-9. L’Italia non tira benissimo (36%), ma resta in gara.

Palla in mano all’inizio della ripresa, la Nazionale spreca però tre possessi. Gli sloveni non stanno a guardare, piazzano un mini-break di due reti e tornano a condurre saldamente il match (14-9). L’Italia ha un’ultima fiammata concreta con Simone Mengon al 39’: suo il 15-12 che tiene la contesa in bilico. Zorman però ha tanti uomini da far ruotare: Bombac detta i ritmi di una Slovenia cinica, quasi sempre lucida nella gestione dei possessi. Il centrale del Pick Szeged trova la rete del 21-15 a 11’ dal termine. Trillini prova la carta dell’extra-player, ma il botta e risposta va decisamente meglio ai padroni di casa. La Dvorana Golovec si alza tutta in piedi. La Slovenia si galvanizza e schiaccia per l’ultima volta il piede sull’acceleratore. Il 28-21 finale è oltremodo severo per un’Italia che esce a testa alta dal doppio confronto di questi play-off e guarda con fiducia alle qualificazioni europee del prossimo autunno. 

Riccardo Trillini (DT delle Nazionali): “Questa Italia deve essere consapevole di avere fatto un grande passo in avanti. I risultati vengono con la crescita del gioco e delle prestazioni. Sapevamo che la Slovenia era una squadra proveniente dalla fascia alta della pallamano europea, per cui siamo contenti di come ci siamo espressi nel doppio confronto. Siamo venuti qui a Celje per vincere, ci eravamo preparati per questo e ho visto i ragazzi realmente convinti di potercela fare. Sapevamo che per tenere la partita aperta dovevamo rimanere attaccati, ma nel finale non ci siamo riusciti. Per poterci qualificare agli Europei sappiamo di dovere fare punti con avversarie come la Slovenia, quindi queste partite servono anche sotto queli profilo e devono servire per aumentare la nostra consapevolezza. Quando sai di potercela fare, riesci ad esprimerti anche meglio. Sappiamo di avere dei problemi con i tiri da fuori, per cui sicuramente questa partita ci ha detto che l’Italia non può fare a meno del gioco da fuori e, in misura maggiore, delle situazioni di gioco in extra-player”. 

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