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Giovedì, 28 Marzo 2024
IL CASO

Traorè dopo le scuse per la banana come regalo di Natale: "Perdono, ma non dimentico"

Il giocatore biancoverde accetta le scuse dei compagni di squadra ma sottolinea che non è passivo di fronte a quanto accaduto. L'appello a chi lo segue sui social: "Sarete al mio fianco?"

Una banana marcia dentro un sacchetto dell’umido come regalo alla festa di Natale della sua squadra. Cherif Traorè, nazionale azzurro di rugby che gioca nella Benetton Treviso, era rimasto davvero scioccato per il regalo ricevuto durante il "Secret Santa". 

Ieri, mercoledì 21 dicembre, aveva denunciato così l'episodio sui suoi canali social: "Oltre al fatto di reputare il gesto offensivo - aveva scritto sui social - la cosa che mi ha fatto più male è vedere la maggior parte dei miei compagni presenti ridere. Come se tutto fosse normale. Sono abituato o meglio, mi sono dovuto abituare, a dover fare buon viso a cattivo gioco ogni volta che sento battute a sfondo razzista per cercare comunque di non inimicarmi le persone vicine. Ieri però è stato diverso. Fortunatamente alcuni compagni, soprattutto stranieri, hanno cercato di supportarmi. Fuori dall’Italia un gesto come questo è condannato gravemente anche all’interno di piccole realtà, e questa volta voglio dire la mia. Non ho dormito tutta la notte".

La reazione di Traorè e della squadra

"Ho deciso di non stare in silenzio questa volta per fare in modo che episodi come questo non succedano più - conclude il pilone della Nazionale - per evitare che altre persone si ritrovino in futuro nella mia situazione attuale. E sperando che il mittente impari una lezione", aveva sottolineato.

Successivamente il Benetton Rugby aveva diramato un comunicato per chiudere il caso, raccontando come il gruppo squadra sia stato convocato per discutere sulla questione. Queste le dichiarazioni di Traorè riportate dalla società: "La riunione di questo pomeriggio è stata l’occasione per confrontarsi e capire come quanto fatto da un mio compagno in occasione dello scambio dei regali di Natale sia puramente frutto di una idiozia e nient’altro. Ho apprezzato ed accettato le scuse sue e quelle dell’intera squadra. Sono contento del gesto e sono sicuro che quanto accaduto renderà il gruppo ancora più solido. Siamo una famiglia e come tale continueremo ad impegnarci dentro e fuori dal campo lottando, come sempre fatto, contro ogni forma di discriminazione".

Il co-capitano dei biancoverdi, Michele Lamaro ha dichiarato: "Siamo tutti consapevoli del fatto che determinati limiti non debbano mai essere oltrepassati. Infine, tengo a comunicare pubblicamente che come squadra abbiamo deciso di rafforzare il nostro impegno sociale intraprendendo un percorso finalizzato alla lotta contro qualsiasi forma di discriminazione".

L'invito sui social

Oggi, giovedì 22 dicembre, in un nuovo post sui social Cherif Traorè ha chiuso così la vicenda: "Il Natale sta arrivando Natale è bontà, Natale è gratitudine, Natale è perdono. Quest'anno prendo queste parole per la mia vita e le voglio mettere in pratica. Non sempre riceviamo ciò che meritiamo e ammetto che è doloroso quando questo succede. Ma se vuoi ricevere il bene inizia a farlo tu per primo, no?", riflette.

"Ormai è virale l'episodio che ho vissuto e voglio fare questo passo per primo. Io non sono come chi mi ha fatto vivere questo. Le parole del mio Natale '22 saranno bontà, gratitudine e perdono. Bontà perché voglio prendere questa situazione e volgerla al "bene". Un domani guardare indietro e essere orgoglioso della scelta che ho fatto. Sono grato al mio club, alla mia squadra e a tutti coloro che mi hanno mostrato vicinanza. E voglio perdonare, che ammetto, non significa dimenticare la vicenda, né essere passivo davanti a quando accaduto. Ma voglio leccarmi le ferite e continuare a testa alta senza pesi sul cuore. Sono pronto a iniziare il '23 con il sorriso e con la grinta che mi ha sempre contraddistinto. Sarete al mio fianco?", conclude.

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