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Giovedì, 25 Aprile 2024
Armenia-Italia

Allenatore Armenia: "Battiamo l'Italia e sarà festa nazionale"

Dai 30.000 tifosi Minasyan si aspetta che aiutino la sua Armenia a fare una festa nazionale

"Se battiamo l'Italia domani, dopo la partita fate un giro per la piazza centrale e guardate: sarà festa nazionale. Perchè il calcio, anzi lo sport, è l'orgoglio di questo Paese". Vardan Minasyan, ex centrocampista con 11 presenze nella neonata nazionale d'Armenia, a 38 anni è uno dei più giovani ct delle qualificazioni ai Mondiali. E guida una nazionale giovane - nata nel '92, ora punta su molti Under 21 o 23 -, che domani sfida la storia azzurra. 
 
"Tra me e Prandelli sarà come una partita a scacchi - dice Minasyan, facendo un parallelo con lo sport più amato a Yerevan, dall'era sovietica in poi - perchè il calcio è come trovarsi di fronte a una scacchiera: non contano i piedi, ma la testa". Fortuna che il ct armeno confessa di non essere un Kasparov, lontano dalla panchina. Però qualche mossa per fermare l'Italia la sta studiando. "Una volta eravate famosi per la tecnica difensiva, lo chiamavano 'catenaccio', no? Ora - sottolinea - con Prandelli è un'altra cosa: l'Italia è più squadra, più flessibile, maggiormente votata all'attacco. Dall'Europeo in poi, è un'altra cosa". 
 
Però la fonte del gioco azzurro è facilmente individuabile. "Attorno a Buffon, De Rossi e Pirlo, Prandelli sta lavorando sui giovani: ma il gioco nasce quasi sempre da Pirlo, il migliore. È chiaro - spiega rispondendo a chi gli chiede se marcherà a zona lo juventino - che nella zona del regista dell'Italia saremo più aggressivi. Poi qualche punto debole lo hanno anche loro. La verità è che per vincere servirà un pò di fortuna". Il catenaccio questa volta lo fa lui, sulla formazione; tra ritiri e squalifiche, all'Armenia mancheranno quattro 'veteranì, e il pericolo maggiore verrà dal giovane Mkhitaryan. 
 
La Juve lo ha già afforntato in Champions con lo Shakthar. "Cosa dirò ai miei ragazzi prima di scendere in campo? Che nelle ultime due partite siamo stati criticati perchè abbiamo giocato troppo sulla difensiva: il pubblico si aspetta che attacchiamo, quindi avanti, aggrediamoli". Lo stadio Hrdazan, quello costruito ai tempi dell'Urss, non sarà tutto esaurito. Ma dai 30.000 tifosi Minasyan si aspetta che aiutino la sua Armenia a fare una festa nazionale.

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