Il basket non ci sta: "Assurdo limitare i palazzetti al 35%, il nostro sport messo alle corde"
Tuona contro il Governo il ceo della Virtus Bologna Luca Baraldi: "La gente si è disabituata ad andare negli impianti a causa di riduzioni come questa che fanno ingiustamente passare i palazzi sportivi come luoghi meno sicuri degli autobus e creano sempre più paura nelle persone"
Il ceo della Virtus Segafredo Bologna, Luca Baraldi, tuona contro il Governo e prende le parti del movimento del basket italiano dopo le nuove limitazioni per il pubblico nei palazzetti. Il ritorno alla capienza massima del 35% delle strutture è una mazzata sul futuro della serie A: “È una scelta assurda. Gli autobus sono pieni stipati, mentre il basket e lo sport in generale vengono limitati ancora. Questo è razzismo. Chiediamo solo di poter giocare per i tifosi e di poter fare il nostro lavoro. Perché ristoranti e bar si possono riempire, mentre i palazzetti e gli stadi, dove la gente, che giustamente è stata invitata a vaccinarsi, sta seduta a distanza con le mascherine, possono essere usati al 35% della capienza? È una scelta che non ha un senso logico. Lo sport è messo sempre più alle corde: la gente si è disabituata ad andare negli stadi e nei palazzetti. E da riduzioni come questa che fanno ingiustamente passare i palazzi sportivi come luoghi meno sicuri degli autobus viene creata sempre più paura nelle persone. Le istituzioni dimostrano di non apprezzare gli enormi sforzi economici che sono stati fatti dalle società private negli ultimi due anni”.
Sull'edizione bolognese del Corriere dello Sport Baraldi ha anche espresso apprezzamento per la decisione della Lega Basket di rinviare la prima giornata del 2022 a causa dei tanti contagi Covid che hanno bloccato l'attività delle squadre della serie A: “Non saremmo stati al top della forma, noi come tante altre squadre: quella del rinvio è una scelta che trovo giusta".