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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il caso

Fifa, Joseph Blatter lascia il trono del calcio

Il 79enne svizzero ha annunciato che si dimetterà da presidente della Fifa, dopo lo scandalo corruzione che ha travolto l'organismo che governa il calcio mondiale: "Il mio mandato non sembra essere sostenuto da tutti"

ROMA - "Basta, mi dimetto". Sepp Blatter ha mollato. L'annuncio ufficiale delle dimissioni dalla presidenza della Fifa è arrivato ieri, nel corso di una conferenza stampa convocata d'urgenza a Zurigo, e la notizia è stata immediatamente diffusa dai media internazionali. Il capo del calcio mondiale ha quindi ceduto alle forti pressioni arrivate a seguito della recente inchiesta su presunte tangenti legate alle assegnazioni dei Mondiali e che proprio ieri avevano coinvolto il suo vice presidente.

Blatter ha poi annunciato che il nuovo presidente sarà eletto entro marzo 2016 e che lui non si ricandiderà. Rimarrà in carica fino alla fine dell'anno e poi, "entro marzo 2016", ci saranno nuove elezioni per la presidenza dell'ente mondiale. "Tengo alla Fifa più di qualsiasi cosa, sono stato rieletto, ma non sento più l'appoggio del mondo del calcio - fa sapere Blatter - quindi un nuovo presidente verrà eletto per succedermi". Nel frattempo, secondo alcune indiscrezioni riportate dalla stampa americana, le autorità federali starebbero indagando anche su di lui, sempre nell'ambito della stessa inchiesta. Il New York Times conferma: Blatter è al centro di un'indagine per corruzione, e l'Fbi spera che i funzionari Fifa già accusati "cooperino" e forniscano elementi utili al caso.

L'INCHIESTA SULLE TANGENTI - Le dimissioni di Blatter, sul quale da tempo si allungano pesanti ombre, sono arrivate a soli quattro giorni dalla sua quinta rielezione al vertice della Fifa. "La Fifa ha bisogno di una profonda ristrutturazione: ecco perché ho convocato un collegio elettivo straordinario, per far sì che venga eletto un nuovo presidente dopo di me. Mi dimetto". Sul sito web della federazione è disponibile il testo completo della lettera di dimissioni. A spingere Blatter a lasciare il trono del calcio avrebbe pesato non poco la notizia secondo cui il suo braccio destro e numero due della Fifa, Jerome Valcke, avrebbe autorizzato o sarebbe stato comunque al corrente del pagamento di una tangente da dieci milioni di dollari da parte del Sudafrica. Uno degli aspetti più gravi dell'inchiesta della Fbi, secondo cui Pretoria avrebbe fatto avere il denaro a Jack Warner, capo della confederazione del Nordamerica e Caraibi Concacaf, per ottenere in cambio un voto favorevole all'assegnazione dei Mondiali del 2010.

LE REAZIONI - Tra i primi dirigenti del calcio mondiale a commentare le dimissioni di Joseph Blatter c'è il suo avversario di sempre, il presidente della Uefa Michel Platini: "La decisione di dimettersi è coraggiosa - ha detto all'agenzia Bloomberg - una decisione difficile che va nella giusta direzione". Greg Dyke, presidente della Football Association inglese, anche lui tra i più attivi nel chiedere un passo indietro di Blatter, ha dichiarato: "Ora possiamo tornare indietro e riparlare degli ultimi due Mondiali, ma se fossi il Qatar non mi sentirei tranquillo". Il Qatar è stato scelto come Paese organizzatore dei Mondiali di calcio del 2022. Il campione del mondo italiano Gennaro Gattuso si è invece augurato che adesso Joseph Blatter "sparisca": "Ben gli sta, ora sparisca. Di lui non voglio proprio sentir parlare", ha detto l'ex calciatore, offeso perché Blatter si rifiutò di premiare gli azzurri ai Mondiali del 2006. "Altro su di lui non dico - ha concluso Gattuso - non merita commenti".

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