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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Non paga un debito di 6 milioni: Boris Becker finisce in bancarotta

Il celebre ex tennista sarebbe insolvente per un debito contratto nel 2015 con una banca privata

Il tribunale di Londra ha dovuto dichiarare fallimento per l’ex numero uno del mondo di tennis, Boris Becker, a causa di un grosso debito, contratto nell’ottobre del 2015 con una banca privata, e mai saldata. A riportare la notizia i giornali inglesi, i quali riportano che gli avvocati dell’ex atleta avevano chiesto mercoledì scorso al Tribunale fallimentare di Londra “un’ultima possibilità” per saldare il debito.

Christine Derret, funzionaria del Tribunale incaricata di occuparsi del caso, ha risposto che non c’erano prove credibili che lasciavano supporre che Becker avrebbe pagato il suo debito in breve tempo e ha rifiutato di rinviare il caso per altri 28 giorni. In un breve comunicato ha annunciato: “Dichiaro questo fallimento alle ore 11.23”. Il procedimento fallimentare è stato avviato dalla banca privata Arbuthnot Latham & Co. ed è legato a un debito contratto nel 2015.

Gli avvocati però sostenevano che Boris Becker avrebbe potuto saldare il debito mediante l’ipoteca di una sua proprietà a Maiorca, che gli avrebbe fruttato sei milioni di euro. Il suo avvocato ha riferito al cancelliere che Becker avrebbe potuto avviare la pratica dopo l’approvazione di una banca spagnola, che sarebbe arrivata entro circa un mese. Quando gli avvocati hanno fatto notare alla Derret che la notizia avrebbe potuto avere effetti negativi sull’immagine dell’ex tennista, quest’ultima ha risposto: “Avrebbe dovuto pensarci molto prima – ha risposto – è raro che un professionista non saldi un debito dopo quasi due anni! Non ha dimostrato di essere una persona brillante in fatto di finanze. In questo senso dà l’impressione di essere un uomo con la testa nella sabbia”.

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