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Martedì, 23 Aprile 2024
C'è ancora molto da fare

Il calcio femminile passa al professionismo: cosa cambia?

A partire dal 1° luglio le calciatrici di Serie A avranno diritto ad un contratto che assicura loro adeguati compensi, il versamento dei contributi previdenziali e le tutele assicurative

Svolta epocale nella storia dello sport italiano. A partire dal 1° luglio fare la calciatrice sarà una professione e non più un semplice hobby. "Dal primo luglio inizia il percorso del professionismo del calcio femminile, siamo la prima federazione ad avviare e attuare questo percorso", ha dichiarato Gabriele Gravina, presidente della Federazione italiana giuoco calcio (Figc). Cosa significa?

Calcio: sì della Fgic al professionismo per le donne

La Figc ha aperto le porte del professionismo alle giocatrici di calcio della Serie A. Il Consiglio Federale ha completato oggi le modifiche normative con riferimento al passaggio al professionismo per la Serie A femminile a partire dalla prossima stagione. Cosa cambia? Per le giocatrici di calcio di Serie A davvero molto: fare la calciatrice diventerà infatti una vera e propria professione a norma di legge. Questa decisione sta a significare che il calcio femminile non verrà inquadrato più solo come dilettantistico, come avvenuto sinora, con compensi elargiti sotto forma di rimborsi e accordi privati e zero tutele per le giocatrici. A partire dal 1° luglio le calciatrici di Serie A avranno diritto ad un contratto che assicura loro compensi adeguati, il versamento dei contributi previdenziali e le varie tutele assicurative.

“Cosa cambia? Le tutele: in caso di maternità, ma anche di assistenza e previdenza – ha dichiarato la ex calciatrice italiana Carolina Morace - Io ho le ginocchia rovinate, avrei avuto diritto alla pensione dopo tanti anni di professionismo. E avrei avuto la pensione e sicuramente dei punti per l'invalidità".

Professionismo calcio femminile, è una svolta epocale

La Morace parla di "un traguardo positivo, il presidente Gravina ha mostrato grande sensibilità. E' stato il primo ad aprire al calcio femminile. Certo siamo in ritardo tra le altre nazioni d'Europa, ma è comunque un traguardo importante. Per il futuro bisogna trovare la sostenibilità, ma se si è fatto in altri paesi ce la possiamo fare anche noi", ha dichiarato.

Plaude alla notizia anche Daniela Sbrollini, senatrice e responsabile Sport di Italia Viva: "Oggi la vittoria più bella e più attesa per il calcio femminile: finalmente da luglio si passa al professionismo per la Serie A – ha scritto su Twitter - E' una svolta epocale, il riconoscimento dello status di professioniste segna l'evoluzione della cultura sportiva nel nostro paese. Complimenti al Presidente Gravina e alla Figc, prima federazione sportiva a compiere questo grande passo in avanti".

Dello stesso avviso Patrizia Prestipino, deputata del Partito democratico e componente della commissione Cultura. "Voglio plaudire a quella che ritengo una svolta storica per il calcio, e per lo sport tutto. Ovviamente l'augurio, e l'impegno di tutti noi, è che questo sia solo il primo passo, un passo che possa significare l'allargamento dei diritti e delle tutele per tutte le atlete, e che spinga anche le altre federazioni sportive a percorrere con decisione la via del professionismo per le donne", conclude Prestipino.

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