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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'analisi

Juventus, con il Chelsea la rivincita di Allegri. Ma per il campionato non basta

Bianconeri protagonisti in Champions con una prestazione tutto difesa e contropiede, ma per puntare in alto servono idee nuove

Una vittoria inattesa, quasi insperata. La Juventus, nella seconda giornata della fase a gironi di Champions League, ha superato allo Stadium per 1-0 i campioni d'Europa in carica del Chelsea scacciando, almeno per il momento, le nubi dal cielo bianconero. Sì, perché quello della Vecchia Signora è stato un avvio di stagione tutt'altro che esaltante, con la formazione di Massimiliano Allegri che, in campionato, ha dovuto aspettare il quinto turno per trovare la prima vittoria, con il primo posto occupato dal Napoli già distante dieci punti. Ed il tecnico livornese, prima del cambio di marcia nelle ultime uscite, era già finito sul banco degli imputati.

Juventus, con il Chelsea il riscatto di Allegri

"Inadatto", "antiquato", "sopravvalutato": così veniva definito Allegri fino a pochi giorni fa, con diversi tifosi bianconeri che si chiedevano se davvero fosse stata la mossa giusta quella di richiamare l'allenatore di Livorno sulla panchina della Juventus. Critiche che Max ha spazzato via in novanta minuti preparando alla perfezione la gara con il Chelsea: privo di Morata e Dybala, il tecnico ha deciso di puntare tutto su difesa e contropiede, chiudendo ogni spazio di manovra ai Blues. Una scelta azzeccata e vincente, che ha permesso a Bonucci e compagni, trascinati da un superlativo Federico Chiesa, di cogliere tre punti fondamentali nella corsa verso gli ottavi di Champions.

Juventus, difesa colabrodo: e se fosse il centrocampo il vero problema

Allegri, in campionato servono idee nuove

Un canovaccio tattico, però, che difficilmente Allegri potrà riproporre in campionato, quando i bianconeri, il più delle volte, saranno chiamati a fare la partita e non soltanto a difendersi per poi pungere nelle ripartenze. E proprio in questo, almeno fin qui, la Juventus ha mostrato le difficoltà maggiori, con una manovra raramente avvolgente e capace di squarciare le retroguardie avversarie. Anzi, alzando il proprio baricentro la formazione di Allegri si è al contrario spesso esposta al contropiede, con il centrocampo incapace di assicurare un adeguato filtro alla retroguardia. Una mancanza di equilibrio che è testimoniata dai numeri: i bianconeri, nelle prime sei giornate di campionato, hanno infatti già incassato dieci reti. 

La vittoria con il Chelsea è quindi sì servita a riportare entusiasmo e serenità nell'ambiente, ma da sola, se si vuol dar vita ad un reale cambio di rotta, non basta. Ed Allegri, oltre al vecchio "difesa e contropiede", deve inventarsi qualcosa di diverso per confermarsi vincente anche in Italia.

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