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Venerdì, 19 Aprile 2024
Serie A

Juventus-Milan, per i bianconeri è già un'ultima spiaggia: Allegri e il rischio flop

Appena un punto conquistato in tre gare per Chiellini e compagni: contro i rossoneri vietato fallire

Una sfida già quasi dal sapore di dentro o fuori. La Juventus, dopo aver raccolto appena un punto nelle prime tre gare, è attesa dal big match dello Stadium contro il Milan nella quarta giornata di Serie A (fischio d'inizio alle 20.45 di domenica 19 settembre). Una partita che i bianconeri, già a -8 dalla vetta, non possono fallire: una sconfitta, la terza consecutiva, farebbe infatti scivolare la formazione di Allegri a -11 dai rossoneri, galvanizzati, al contrario, da una partenza sprint in campionato. E il cammino verso lo scudetto, anche se non potrebbe definirsi compromesso dato che siamo ancora agli albori della stagione, per Chiellini e compagni si metterebbe in ripida salita.

Juventus, alla ricerca di una nuova mentalità vincente

A destare preoccupazione, in casa bianconera, è il trend negativo che perdura dalla scorsa stagione, al quale neanche il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri pare al momento aver giovato. La Juventus, rivoluzionata in campo e fuori nel corso degli ultimi anni, sembra aver smarrito quella mentalità vincente e quella fame che ne avevano reso possibile un dominio durato quasi un decennio. Adesso, quella di Allegri, ha le sembianze di una squadra che viaggia a corrente alternata, capace di alternare sprazzi di qualità a preoccupanti passaggi a vuoto. E l'aura di invincibilità che circondava i bianconeri fino ad appena due stagioni fa, gradualmente, è andata scomparendo.

Serie A, 4ª giornata 18-19 settembre 2021: dove vedere le partite (orari tv Dazn e Sky)

Il precedente della stagione 2015/2016

È vero, la Vecchia Signora, sempre sotto la guida di Allegri, si era già resa in passato di un avvio al rallentatore, stampandosi comunque il tricolore sul petto a fine campionato. Era la stagione 2015/2016 ed i bianconeri, nelle prime dieci giornate, raccolsero solamente 12 punti, prima che la vittoria nel derby con il Torino desse il via all'impressionante striscia di quindici vittorie consecutive. Quella, però, era un'altra Juventus, che poteva contare in mezzo al campo su colonne come Pogba e Marchisio e su un reparto arretrato guidato dalla BBC ancora al top della forma, con la partenza a rilento che poteva spiegarsi con il senso di appagamento dopo la vittoria del campionato nei quattro anni precedenti.

La ricostruzione e il rischio flop

Adesso, invece, i bianconeri sono nel bel mezzo di un processo di ricostruzione, alla ricerca di una nuova identità che possa gettare le basi per un futuro ai vertici non solo in Italia, ma anche in Europa. E un nuovo ko, il secondo consecutivo in uno scontro diretto dopo quello di Napoli, potrebbe minare gravemente l'autostima di un gruppo già fragile ed indebolito dalla partenza di Cristiano Ronaldo. E l'Allegri-bis, a Torino, rischierebbe di tramutarsi in un clamoroso flop.

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