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Martedì, 16 Aprile 2024
Il caso

Perché Gattuso e Ancelotti non si parlano da tre anni

I successi al Milan ed un rapporto intenso e profondo, poi l'improvvisa rottura. Ed ora i due, alla guida rispettivamente di Valencia e Real Madrid, si troveranno l'uno di fronte all'altro nella semifinale della Supercoppa di Spagna

Un'amicizia profonda, vera, nata e cementatasi negli anni trascorsi in comune nella Milano rossonera, ma che poi, bruscamente, si è interrotta. Sì, perché se Carlo Ancelotti e Gennaro Gattuso un tempo erano inseparabili, oggi i due, che hanno scritto le pagine più belle della storia recente del Milan (il primo in panchina, il secondo in campo), neanche si parlano più. Un gelo improvviso, arrivato nel dicembre del 2019 e che dura ancora oggi. E che, adesso, metterà forse un po' in imbarazzo Carletto e Rino, costretti a trovarsi l'uno di fronte all'altro in occasione di Real Madrid-Valencia, semifinale della Supercoppa di Spagna in programma a Riad nella serata di oggi, mercoledì 11 gennaio.

Ancelotti-Gattuso, i motivi del gelo

Tra Ancelotti, attuale allenatore dei madrileni, e Gattuso, tecnico degli Els Che, i rapporti, tanto intensi durante l'epopea rossonera (Ancelotti ha allenato il Diavolo dal novembre 2001 al 2009, anni in cui l'ex centrocampista indossava la maglia del Milan) culminata con la vittoria di due Champions League, si sono praticamente azzerati negli ultimi tempi, a causa, manco a dirlo, proprio del calcio. Basta infatti riavvolgere il nastro al dicembre 2019, quando Carletto, al termine della partita vinta per 4-0 contro il Genk che sancisce la qualificazione dei partenopei agli ottavi di finale di Champions League, viene esonerato dal Napoli. Un divorzio che era nell'aria già da qualche settimana, con il presidente De Laurentiis deluso dal rendimento non proprio esaltante offerto in campionato dalla squadra, in quel momento soltanto settima in classifica. Ed il patron, per sostituirlo, pensa subito a Gattuso, reduce dall'esperienza alla guida del Milan. Rino, però, in quel momento non se la sente di mettere al corrente di persona il suo vecchio allenatore dei contatti con il Napoli, con Ancelotti che scoprirà soltanto a cose fatte il nome del suo erede sulla panchina azzurra. Un tradimento, per Carletto, soprattutto pensando che De Laurentiis e Gattuso si erano conosciuti sette mesi prima a Capri proprio in occasione della festa per il suo 60esimo compleanno.

"Arrivai io alla guida degli azzurri e nell’ambiente si sussurrava che la squadra stesse male fisicamente. Il problema è nato da questo", è invece la versione di Rino, che ora, almeno pubblicamente, tenta un riavvicinamento con il suo ex mister: "Carlo sa che ho molta stima per lui, sia a livello umano che calcistico. I problemi fra di noi sono stati lavorativi, ma per me lui resta uno dei migliori allenatori del mondo e nei suoi confronti nutro un grandissimo rispetto".  "Con Gattuso ci legano momenti belli, due Champions vinte. Dopo il rapporto non è sempre stato buono e sono sorti problemi, dei quali, però, non voglio parlare. Dico soltanto che le sue squadre praticano un calcio intenso, lui trasmette un’identità chiara", si è invece limitato a dire Ancelotti. Forse, ancora oggi, scottato da quel "tradimento".

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