rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Ritorno al passato?

La Juventus sogna il ritorno di Antonio Conte in panchina: cos'è successo con Agnelli

Un addio al veleno e rapporti burrascosi, ma adesso tra il tecnico e i bianconeri è tornato il sereno: ecco perché potrebbe essere proprio lui a prendere il posto di Allegri al termine della stagione

"Certi amore non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano". Parole, quelle di una celebre canzone di Antonello Venditti, che potrebbero ben adattarsi al rapporto, intenso, travolgente e talvolta burrascoso, tra Antonio Conte e la Juventus. Sì, perché l'attuale tecnico del Tottenham, bianconero prima da giocatore dal 1991 al 2004 e poi da allenatore dal 2011 al 2014, potrebbe fare presto ritorno alla Vecchia Signora. Uno scenario considerato quasi fantascientifico fino a pochi mesi fa, ma che adesso, con una Juventus in piena crisi di gioco e d'identità (clamorosa la disfatta in Champions League, dove è arrivata l'eliminazione già nella fase a gironi con addirittura una giornata di anticipo) e un Massimiliano Allegri sempre più sulla graticola, può divenire realtà. 

Allegri, difficile la riconferma. Agnelli si è deciso: sì al ritorno di Conte

Partiamo dalla posizione di Allegri, al momento (ma, appunto, soltanto al momento) confermato sulla panchina bianconera. La dirigenza juventina difficilmente, salvo clamorosi colpi di scena, opterà per un allontanamento a stagione in corso, andando avanti fino a giugno con il tecnico livornese. Gli obiettivi, minimi, sono il raggiungimento del quarto posto in campionato, che garantirebbe la partecipazione alla prossima edizione della Champions League, la conquista (e poi eventualmente la vittoria) dell'Europa League ed arrivare il più avanti possibile in Coppa Italia, cercando, magari, di portare a casa il trofeo. Soltanto un exploit, con uno o due titoli messi in bacheca, potrebbe forse garantire ad Allegri la conferma, altrimenti il club, malgrado il ricco contratto da sette milioni di euro netti a stagione più bonus fino al 2025 sottoscritto con l'allenatore livornese, è pronto al ribaltone.

E proprio in quest'ottica entra in gioco Antonio Conte. L'ex ct della Nazionale si lasciò in maniera tutt'altro che pacifica dalla Juventus, rimanendo a lungo in rapporti tesi, in particolare, con il presidente Andrea Agnelli. Emblematico, a questo proposito, quanto accaduto nella semifinale di ritorno della Coppa Italia tra Inter e Juventus nella stagione 2020/2021, quando il tecnico, allora alla guida dei nerazzuri, si rivolse con il dito medio alla dirigenza della Vecchia Signora in un Allianz Stadium deserto. Agnelli, però, ha messo definitivamente da parte le vecchie ruggini, convincendosi che proprio il nome di Conte potrebbe essere quello giusto per rilanciare le ambizioni della squadra. Ed anche il tecnico, che certo non ha dimenticato i suoi anni in bianconero, non disprezzerebbe un'avventura-bis sotto la Mole, anzi: non è forse un caso che il rinnovo con il Tottenham, formazione che l'allenatore sta trascinando nelle zone altissime della Premier League, non sia ancora arrivato. E di fronte ad una chiamata della Juventus, probabilmente, non riuscerebbe a dire di no.

Una chiamata che, a Conte, sarebbe potuta arrivare già nel 2019, quando Nedved, insieme a Paratici, voleva affidare proprio a lui la panchina dopo la separazione con Allegri. Allora, però, arrivò il veto di Agnelli e la scelta ricadde su Sarri. Ma quella che tre anni fu nera, stavolta, potrebbe tramutarsi in una fumata bianca. Perché si sa, certi amori non finiscono. 

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Juventus sogna il ritorno di Antonio Conte in panchina: cos'è successo con Agnelli

Today è in caricamento