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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Atalanta, Gasperini resta: è la scelta giusta

Percassi ieri ha rotto gli indugi confermando Gasperini dopo alcuni rumors che andavano in direzione contraria. 

Gasperini resta all’Atalanta, parola di Luca Percassi che ieri, dopo la sconfitta con l’Empoli che ha chiuso il peggiore campionato della Dea con il tecnico di Grugliasco in panchina, ha confermato l’allenatore anche per la prossima stagione. “Il progetto continua” ha poi detto il dirigente facendo intendere che poco è cambiato con l’arrivo degli americani almeno per quello che riguarda strategie e ambizioni. 

Gasperini resta l’allenatore dell’Atalanta

L’Atalanta non molla Gasperini e di rimando Gasperini non molla l’Atalanta. Il binomio continua e questa volta non sarà semplice continuare a stupire perché in campo il ciclo sembra essere finito. Alcuni giocatori partiranno, Hateboer per esempio, ne arriveranno degli altri che possano essere compatibili con le idee tattiche dell’allenatore. 

Il Gasp resta per tornare nel gotha del calcio italiano e la prossima annata avrà il vantaggio di non dover dividersi in più competizioni. Insieme al tecnico rimarranno anche alcuni pezzi fondamentali del suo undici: Toloi, Palomino, De Roon, Freuler, Zappacosta e Zapata su tutti. 

Perché l’Atalanta ha fatto bene a confermare Gasperini

L’Atalanta ha fatto la sua scelta e sembra essere non solo la più facile, ma anche la più giusta. In sei anni l’allenatore dei Grugliasco ha costruito una realtà solida e spettacolare, capace di assestarsi nelle zone europee della classifica. Insomma sa come si fa e questo è di sicuro un ottimo punto di partenza. Inoltre il mister ex Genoa ha un rapporto speciale con società e tifoseria e con il sostegno di tutti ripartire sarà sicuramente più semplice. 

Gasperini è l’uomo giusto, mentre i nomi che hanno ruotato attorno alla panchina della Dea non convincevano del tutto. Juric è il discepolo del mister dell’Atalanta, ha fatto benissimo a Verona e molto bene a Torino, così come Tudor si è fatto notare all’Hellas. Sono giovani e hanno idee simili al Gasp, ma non danno le stesse garanzie, magari arriveranno, ma non sembra essere questo il momento giusto per rischiare. Infine c’era la carta De Zerbi, ma l’ex Sassuolo ha un sistema di gioco completamente diverso, sarebbe servita una rivoluzione totale della rosa e quindi più tempo, probabilmente per tornare competitivi ai massimi livelli.
 

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