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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Chi è Aurélien Tchouaméni, mister 100 milioni in arrivo a Madrid

Classe 2000, già nel giro della nazionale, la "Casa Blanca" pesca ancora in Francia per completare il ricambio generazionale di un centrocampo che ha già la certezza Valverde e Camavinga in rampa di lancio

Primi, gettonatissimi, commenti a caldo. Con lui, Camavinga e Valverde il Real ha sistemato i prossimi dieci anni di centrocampo, 100 milioni per un ventenne sono troppi, ma tra due-tre anni l’avrebbero pagato il doppio se non di più. Per acclarare la veridicità di tali osservazioni, bisognerà continuare a visualizzare la finestra di sistema con scritto “attendere, prego”, ma di sicuro quello di Aurélien Tchouaméni, il quale vestirà la casacca dei “galacticos”, rappresenta uno dei veri colpi di mercato dell’estate 2022.

Più fragoroso di quello piazzato dalla Casa Blanca dodici mesi con l’ingaggio di Camavinga, meno economico rispetto ai 30 milioni circa versati per assicurarsi il suo compagno di nazionale nella Francia, e per assurdo ugualmente secondo in memorabilità – almeno al momento – in questa sessione di trattative estive, contrassegnate più dal principesco rinnovo di Mbappé e dal trasferimento di Haaland, come lo era stato l’anno passato il faraonico ingaggio di Messi al Paris Saint Germain.

Di certo, fare parte del blocco giovane che dovrebbe raccogliere l’eredità della santissima trinità Casemiro-Kroos-Modric significa sopportare un bel fardello di responsabilità ed aspettative, moltiplicate dal cospicuo esborso di milioni (80 più 20 di bonus). Ma il centrocampista transalpino, di origini nigeriane e camerunensi, sembra abbia tutto per riversare quella loquacità che gli era stata riconosciuta sui banchi di scuola in qualità e sostanza calcistica in mezzo al campo, dove sarà attorniato da campioni a tutto tondo, non solo d’Europa.

Lo ha d’altronde dimostrato al Monaco - che lo ha acquistato dal Bordeaux a gennaio 2020 - con la cui maglia quest’anno ha collezionato 50 gettoni, 48 dei quali da titolare (135 presenze complessive in Ligue 1, a quell’età, non sono certo bruscolini) conditi da cinque reti e tre assist. Lo ha fatto vedere nella nazionale francese, in cui ha esordito lo scorso settembre a Strasburgo, in occasione delle qualificazioni ai Mondiali 2022 con la Bosnia, ha giocato dal 1’ la finale di Nations League un mese dopo contro la Spagna ed ha anche realizzato la sua prima rete – peraltro decisiva, in pieno recupero – nell’amichevole di marzo contro la Costa d’Avorio.

Se poi si vuole provare a dare subito una risposta alle domande iniziali, su questo talento soprannominato “la piovra” che ama lo sciroppi e granatine, la moda, ed è deflagrato indietreggiando dalla linea offensiva a quella mediana, gli indizi non mancano. Così giovane e già così quotato? Quando il Real punta con tale decisione su un giovane, difficilmente sbaglia (Vini Junior arrivò diciottenne per quasi cinquanta milioni, ora ne vale almeno il doppio). Sarà l’erede di Casemiro? Il brasiliano, a ventidue anni, non aveva un tale curriculum nel club, nemmeno in nazionale dove la concorrenza – a differenza di quella che c’è nella selezione francese – non era così agguerrita. E’ un affare in prospettiva? Nel 2019 fu segnalato agli osservatori di Milan e Inter per un’operazione che avrebbe avuto un costo nell’ordine dei 15 milioni di euro. Forse troppi per un diciannovenne acerbo che però nel breve volgere di pochi mesi deflagrò nel Principato, forse pochi se accostati al doppio dell’importo richiesto attualmente per alcuni trentenni che hanno completato il loro percorso di crescita tecnica. Di sicuro, la sua eventuale consacrazione riproporrà per parecchio tempo la solita litania: con quel centrocampo lì, il Real Madrid è sempre in “pole” per vincere.

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