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Giovedì, 25 Aprile 2024
Pallone d'Oro

Benzema Pallone d'Oro: tutto fatto o ci sono sorprese in vista?

L'attaccante del Real Madrid è il grande favorito per il premio, che verrà assegnato il 17 ottobre. Giusto riconoscimento a colui che, nell'anno 2022, è stato per distacco il miglior giocatore in campo internazionale

Stavolta tocca a lui. Stavolta, tocca a Karim The Dream. Opinione che si sposerebbe bene alla foto molto utilizzata sui meme presenti sui social, che ritrae il giornalista-opinionista Steven Crowder intento a sorseggiare caffè su un banchetto in cui è presente un cartello con la scritta “Change my mind”, per invitare i passanti a contestare una sua opinione messa nero su bianco sul cartello stesso. No, non crediamo ci sia bisogno di cambiare idea, e dinnanzi a quel tavolino tutto il Mondo calcistico sarebbe obbligato a tirare dritto, senza fermarsi, senza esitazioni di sorta. Benzema merita il Pallone d’Oro, primo francese dopo Zinedine Zidane che lo alzò nell’inverno del 1998. Lo dicono i freddi numeri, che parlano di quasi 450 gol realizzati in carriera qualora il prestigioso riconoscimento di France Football dovesse assumere i contorni di premio ad una scintillante carriera. E lo dice il palmares, con trenta trofei alzati in quasi quattro lustri di carriera, disseminata di award meno “aurei” ma capaci comunque di specificare in maniera fedele la sua essenzialità.

I Mondiali invernali in Qatar anticiperanno l’assegnazione del premio, il quale verrà consegnato il 17 di ottobre al Théâtre du Châtelet di Parigi. Due mesi prima del normale, quasi a voler apparecchiare la tavola ed imbandirla a dovere per l’ospite d’onore senza correre il rischio che, a kermesse iridata conclusa, qualche clamoroso exploit finisca per mettere in discussione il posto a capotavola, il posto che si è guadagnato di diritto in un 2022 che lo ha visto, semplicemente, essere il Re. Perché Benzema, in fondo, la corona del calcio mondiale se l’è ben calzata in testa a suon di prestazioni: quattro titoli da gennaio ad agosto col Real Madrid (Liga, Champions League, Supercoppa di Spagna e Supercoppa europea), con le prime due competizioni che lo hanno visto capocannoniere e le altre due lasciare il segno timbrando la seconda rete sia contro il Bilbao che contro l’Eintracht Francoforte.

Assurdamente escluso dal podio di tutte le edizioni del Pallone d’Oro, per Karim Benzema è arrivato il momento di passare all’incasso e riscuotere quanto dovuto. Cosa che farebbe il paio con il premio “UEFA Men's Player of the Year Award”, tributo dell’UEFA al miglior giocatore continentale per la stagione 2021/2022 e vinto al termine delle votazioni dall’attaccante di Lione ad agosto (davanti agli staccatissimi Kevin De Bruyne e Thibaut Courtois). E che soprattutto metterebbe fine al duopolio Messi-CR7, assi pigliatutto nelle edizioni dal 2008 al 2022, alternandosi nell’albo d’oro con l’unica eccezione rappresentata da Luka Modric, a cui è stato tributato a fine 2018. E quei palloni aurei, in fondo, se li sarà sentiti anche un po’ suoi, considerando l’apporto – non solo in termini di gol – che è riuscito ad offrire con la maglia del Real, ponendosi al fianco di Ronaldo stesso a cui spesso ha lasciato il ruolo di principale finalizzatore offensivo, ma per cui è stato molto, ma molto di più di una semplice spalla su cui contare. Ora, la sua personale e ricchissima bacheca reclama quella sfera preziosa, per cui è sacrosanto che venga fatto spazio. Karim "The Dream" Benzema Pallone d’Oro: il “change my mind”, stavolta, sarebbe pure follia.

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