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Sabato, 20 Aprile 2024
Calcio

Bologna, inizia l'era Sartori-Di Vaio

La società rossoblu ha ufficializzato il nuovo responsabile dell'area tecnica e il nuovo direttore sportivo, il punto fermo per entrambi è la conferma di Arnautovic: "Non è sul mercato"

Il Bologna riparte da Giovanni Sartori e Marco Di Vaio. Presentati i due vertici dell'area tecnica rossoblu, che subentrano all'uscente Bigon. Il nuovo responsabile arriva dall'Atalanta, dopo anni di lavoro incessante al Chievo Verona: uno dei migliori talent scout del calcio italiano e internazionale sbarca al Dall'Ara per aprire un ciclo. Parte da un contratto triennale. Al suo fianco, nel ruolo di ds, ci sarà l'ex bomber rossoblu. Per entrambi, la costruzione del nuovo Bologna partirà dalla conferma di Arnautovic: il bomber bolognese "non è sul mercato". La conferma è arrivata anche dalla voce dei vertici societari. Tante richieste per Hickey, ma il terzino scozzese al momento è congelato: "Via solo se arriva l'offerta giusta". Saluta Svanberg, che non ha trovato un accordo per il rinnovo. Al centro del progetto c'è anche Mihajlovic, confermatissimo dal presidente Saputo.  

Presentato Sartori

Ieri la presentazione ufficiale di Giovanni Sartori, parso visibilmente emozionato nonostante i tanti anni di esperienza nel calcio ai massimi livelli. Il nuovo dirigente rossoblu è pronto per far compiere il salto di qualità anche al Bologna: “C’è un sentimento forte dentro di me, è l’emozione - ha detto in conferenza stampa - . So di essere stato scelto da una società che appartiene alla storia del calcio italiano. È un gesto di grande fiducia che farò di tutto per ripagare con gli strumenti che conosco: il lavoro quotidiano, la riconoscenza e l’impegno. Non conosco altre strade per dare risposte che la società e la piazza si aspettano da me. Vi confesso un aspetto personale: quando è arrivata la chiamata del Bologna l’ho vista come un segno del destino, perché il Bologna è la squadra del mio papà, quando venivano a Milano a giocare mi portava a vedere il grande Bologna, quello dei suoi idoli, quello dello Scudetto del 1964. Avverto entusiasmo e responsabilità, voglia di essere all’altezza delle attese di una piazza ambiziosa e che ho sempre stimato. Ho bisogno dell’aiuto di tutti per essere all’altezza degli obiettivi che Bologna merita e che da oggi diventeranno anche i miei”.

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