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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il commento

Perché Chiesa è oggi il miglior giocatore italiano

Devastante, a tratti incontenibile: ecco perché la Juventus e la Nazionale non possono prescindere dall'ex viola

"Non hai il fisico per giocare tra i grandi", gli dicevano ad appena 14 anni. Ma lui, allora ragazzino piccolo e gracile, non ha mai smesso di lottare, di sbattersi, di dannarsi l'anima in ogni allenamento per realizzare il suo sogno: diventare un calciatore professionista. E oggi, Federico Chiesa, è forse il giocatore italiano più forte in circolazione, leader tecnico di una Juventus che, dopo un inizio di stagione complicatissimo, fatto di delusioni, polemiche e punti interrogativi, ha saputo rialzare la testa superando in Champions League i campioni d'Europa in carica del Chelsea proprio grazie ad suo gol. E di chi, sennò: perché Chiesa, già a partire dalla scorsa stagione ma ancor di più da Euro 2020, ha fatto un ulteriore salto di qualità, aggiungendo ancora uno step al suo rapido, inarrestabile percorso di crescita.

Chiesa, gli esordi con la Fiorentina

Che quelle di Chiesa fossero doti fuori dal comune si era subito capito fin dall'anno del suo debutto tra i grandi, quando Paulo Sousa, nel 2016, decide di aggregarlo in pianta stabile in prima squadra alla Fiorentina. Il 20 agosto di quell'anno subito il debutto da titolare in campionato proprio contro la Juventus, l'8 dicembre il primo gol contro il Qarabag in Europa League. E da lì Chiesa non si ferma più: gradualmente l'esterno conquista uno spazio sempre maggiore, diventando nel giro di pochi mesi uno dei punti fermi dei viola. Quattro reti nella prima stagione da professionista, sei in quella successiva, ben dodici nel 2018/2019 ed altre undici nel 2019/2020. Fino a quando arriva la chiamata della Juventus, a cui Chiesa non riesce a dire di no.

Chiesa, la Juventus ed il trionfo ad Euro 2020

A Torino l'ex viola lascia subito il segno, andando in rete per otto volte in campionato, quattro in Champions League e due in Coppa Italia. Per lui è il trampolino di lancio verso gli Europei dell'estate 2021, originariamente in programma l'anno precedente ma poi rimandati in seguito all'emergenza Covid. E lì, sul maggior palcoscenico a livello continentale, Chiesa si guadagna la vetrina: inizia il torneo dalla panchina contro Turchia e Svizzera, ma il ct Mancini si rende ben presto conto di non poter fare a meno dei suoi strappi e della sua straripanza nell'uno contro uno. Contro l'Austria, negli ottavi, è lui a sbloccare il risultato nei supplementari in quella che era diventata una gara trappola, contro la Spagna, in semifinale, è ancora lui ad andare in rete in una partita soffertissima per gli azzurri. Fino all'apoteosi nella finale contro l'Inghilterra, in cui Chiesa, ancora una volta, è il migliore in campo. 

Chiesa, ecco perché oggi è il giocatore italiano più forte in circolazione

Il resto è storia recente, con Chiesa che, dopo alcuni problemi fisici iniziali e un impatto non dei migliori con Massimiliano Allegri, si è rimesso nuovamente sulle spalle la Juventus. E forse, oggi, nel panorama calcistico italiano non esiste nessuno più forte di lui. Certo, c'è Jorginho, diventato ormai regista impeccabile, c'è Verratti, colonna del Psg, c'è Gigio Donnarumma e ci sono Bonucci e Chiellini, ancora protagonisti anche con la maglia della Nazionale malgrado una carta d'identità ormai non più verde, ma nessuno ha lo stesso impatto sul match di Federico Chiesa. Che quando si accende diventa semplicemente devastante.

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