Milan, la svolta tattica di Pioli per scacciare la crisi
Tre sconfitte consecutive e numerosi impietosi per i rossoneri: il tecnico valuta di cambiare modulo
Sei partite senza vittorie, tre sconfitte consecutive con soltanto due reti segnate e ben dodici subite. Sono numeri impietosi quelli che certificano la crisi del Milan, capace, in questo 2023, di vincere soltanto una gara, quella della scorso 4 gennaio contro la Salernitana. I rossoneri, nelle ultime settimane, sono sprofondati in una spirale negativa che ha travolto tutto e tutti, facendo perdere certezze e fiducia nei propri mezzi. Un pessimo ruolino di marcia che ha fatto sì che il Diavolo abbia dovuto cedere il passo all'Inter in classifica subendo, allo stesso tempo, l'aggancio da parte di Lazio e Atalanta. E la conquista di un posto Champions, a questo punto, non è più affatto scontata come poteva apparire non molto tempo fa.
Idea 4-3-3
L'improvvisa crisi in cui è piombata la sua squadra sta facendo ovviamente meditare Stefano Pioli, che, nelle ultime uscite, pare aver perso il pugno della situazione. Il suo Milan, in campo, è sfilacciato, con scarsa coesione tra i reparti ed una fase difensiva a dir poco disastrosa. Ed il tecnico, per correre ai ripari, potrebbe optare per un cambio di modulo, abbandonando quel 4-2-3-1 che ha permesso ai rossoneri di conquistare lo scudetto nella passata stagione per passare ad un più robusto 4-3-3. È proprio in mezzo al campo, infatti, che i rossoneri sono andati tremendamente in sofferenza nell'ultimo periodo accusando la superiorità numerica degli avversari. Per dare più compattezza alla sua squadra, Pioli potrebbe quindi sacrificare un trequartista inserendo un centrocampista in più.
In questo caso il sacrificato sarebbe uno tra Diaz (o De Ketelaere) e Saelemakers, con l'inserimento in mediana di uno tra Krunic e Pobega al fianco di Tonali e Bennacer. Attenzione, però, perché l'ultima partita con il Sassuolo, terminata con un clamoroso ko interno per 2-5, ha dimostrato che neanche Leao, là davanti, è inamovibile: sintomo tangibile di una situazione di vero e proprio caos, in cui ogni certezza è venuta meno.