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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mondiali 2022

Brasile, tre cose da temere della Croazia

Sfida non priva di insidie per i verdeoro ai quarti di finale

L'obiettivo, mai nascosto, è quello di tornare sul tetto del mondo vent'anni dopo l'ultima volta. Il Brasile, questi Mondiali 2022, vuole infatti vincerli, conscio di poter contare su un organico di valore e completo in ogni reparto. Prossimo ostacolo sulla strada dei verdeoro, che agli ottavi si sono sbarazzati con un secco 4-1 della Corea del Sud, la Croazia vice campione del mondo in carica, che nel turno precedente ha avuto la meglio soltanto ai calci di rigore con il Giappone. Una sfida, quella contro i croati, non priva di insidie per la Seleçao e che, per gli uomini di Tite, rappresenta il primo vero scoglio da superate nella strada che porta verso la finale.

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Tre cose da temere della Croazia

Gli inserimenti di Perisic

Aveva segnato al Mondiale 2014, si era ripetuto a Russia 2018 e, infine, ha calato il tris anche a Qatar 2022. Ivan Perisic, per la terza volta di fila, ha lasciato il proprio segno ai campionati del mondo andando in rete contro il Giappone nel corso della ripresa con un perfetto colpo di testa: un gol decisivo, che ha trascinato il match prima ai supplementari e poi ai calci di rigore. L'esterno del Tottenham, malgrado i 33 anni di età, si sta confermando ancora una volta come uno dei migliori giocatori al mondo nel suo ruolo, con tempi di inserimento pressoché perfetti: ecco perché la difesa brasiliana, di fronte a lui, non potrà concedersi neanche un attimo di distrazione.

La solidità difensiva

La Croazia, fin qui, non è che abbia particolarmente brillato, ma è arrivata fino ai quarti di finale soprattutto grazie alla solidità della sua difesa: soltanto due le reti subite fin qui dagli uomini di Dalic (una nella fase a gironi contro il Canada nella vittoria per 4-1 ed una agli ottavi con il Giappone), capaci di fermare sullo 0-0 un Belgio sì alla fine di un ciclo, ma comunque ricco di talento. Tra i giocatori che più si sono messi in luce Gvardiol: il 20enne del Lipsia, fino a questo momento, è stato uno dei migliori difensori in assoluto dell'intero Mondiale.

Il sempreverde Modric

Con il Giappone, negli ottavi di finale, non era al meglio della condizione, ma Luka Modric, nonostante le 37 candeline spente lo scorso settembre, continua a regalare perle di classe lì in mezzo al campo. Al fuoriclasse del Real Madrid basta un istante per cambiare la partita con una delle sue giocate e mandare in porta i compagni di squadra. E in sfide come queste, da sempre, si esalta.

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