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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Denilson torna a giocare: il rientro a 44 anni nella "Squadra peggiore del Mondo"

L'attaccante brasiliano è stato ingaggiato dall'Ibis Sport Club, militante nel Campeonato Pernambucano - quarta divisione del calcio brasiliano - ed attualmente in lotta per non retrocedere

Il Funambolo torna a calcare i campi di gioco, e non per una sola partita come capitato al suo compagno di nazionale Roberto Carlos tre settimane fa (in campo per un tempo con il Bull in the Barne United, squadra dilettantistica inglese, che vincendo la lotteria di beneficenza ‘Dream Transfer' su eBay si era assicurata il diritto di schierare il terzino brasiliano per una sola partita, nell'amichevole contro gli Harlescott Rangers). Denílson de Oliveira Araújo, o più semplicemente Denilson, ha infatti trovato l’accordo con l’Ibis Sport Club, militante nel Campeonato Pernambucano - quarta divisione del calcio brasiliano – ed attualmente in lotta per conquistare la salvezza.

Denilson, icona del calcio verdeoro e di quello Joga Bonito teorizzato dagli spot della Nike che lo hanno visto spesso protagonista, indosserà di nuovo gli scarpini a distanza di tredici anni dalla sua ultima apparizione ufficiale, avvenuta con la casacca del club vietnamita Hải Phòng (un solo incontro disputato, mezz’ora in campo ed un gol prima di rescindere il contratto semestrale) ed a dodici dalla brevissima e dimenticabile parentesi con la squadra greca del Athlītikos Omilos Kavala (accordo biennale, ma appena due mesi di permanenza prima dei saluti con zero minuti di impiego). Nella sua carriera, figura la prolungata esperienza nelle fila del Betis Siviglia (186 presenze) ma una cronica mancanza di trofei alzati con i club con cui ha militato, aspetto che ha spesso dato voce ai suoi detrattori i quali hanno sempre rimproverato a Denilson la scarsa concretezza e l’indisciplina tattica. Memorabile il commento al vetriolo di Zdenek Zeman, tecnico di quella Roma a cui l’asso brasiliano in passato era stato accostato: “Denilson? Non ci serve un guardalinee”. Con chiaro riferimento alla sua tendenza a decentrarsi, per assecondare il suo istinto di dribblomane, funzionale all’esaltazione del pubblico ma poco utile nell’economia del gioco di squadra.

Ad accrescere ulteriormente la curiosità per il rientro in campo dell’attaccante verdeoro, c’è la storia del club che lo ha ingaggiato. L’Ibis è, infatti, per definizione della sua stessa dirigenza, la “squadra peggiore del mondo”. Tale soprannome deriva dall’ingresso della società nel Guinness dei Primati, a seguito del prolungato periodo – tre anni ed undici mesi, tra luglio ‘80 e giugno ‘84 – trascorso senza riuscire a vincere nemmeno una partita. Particolarmente seguita sui social, l’Ibis ha pertanto deciso di rilanciare la propria popolarità assicurandosi le prestazioni di un campione che si è detto “entusiasta” della proposta ricevuta. Chiamato, a suon di dribbling, a regalare spettacolo ma soprattutto il sogno salvezza ai suoi nuovi tifosi.

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