Eriksen, la doccia fredda: "Difficile che torni a giocare"
E' il parere di un noto medico sportivo. Il calciatore si trova in ospedale per tutti gli accertamenti dopo il malore
Superata la paura si inizia a pensare al futuro di Christian Eriksen. Il calciatore danese, che ieri ha avuto un arresto cardiaco in campo durante la partita contro la Finlandia, è in ospedale per ulteriori accertamenti. Le sue condizioni sono buone, preoccupa però quanto accaduto e verranno effettuate tutte le indagini mediche del caso per capire se il centrocampista dell'Inter potrà continuare a svolgere l'attività agonistica.
Arresto cardiaco su base ritmica, di questo si sarebbe trattato. "Tecnicamente è cessata per alcuni secondi la funzione di pompaggio del cuore e questo provoca malore e perdita di sensi" ha spiegato al Giornale Roberto Corsetti, specialista in cardiologia e medicina dello sport. Rianimato in campo, la tempestività dei soccorsi è stata fondamentale per tenerlo in vita, ma il ritorno in campo non sembra così vicino, soprattutto non sarebbe così scontato: "Se si è trattato, come credo, di un problema di aritmia, posso dire con molta franchezza che non sarà semplice il percorso di ritorno all'attività agonistica - sostiene Corsetti - Mi auguro che non sia così". Nessuna notizia in merito da parte del manager del calciatore, che finora ha solo fatto sapere che è fuori pericolo e sta bene.
Il malore in campo
Al 43esimo minuto del primo tempo di Danimarca-Finlandia, Eriksen si è avvicinato a un compagno che batteva la rimessa laterale per ricevere il pallone, crollando improvvisamente a terra. Provvidenziale l'intervento del capitano Kjaer, che gli ha subito spostato la lingua e lo ha sistemato nella posizione corretta in attesa dell'arrivo dei soccorsi. Al calciatore danese gli è stato effettuato un lungo massaggio cardiaco utilizzando il defibrillatore ed è stato portato via in barella, con l'ossigeno, quando fortunatamente era tornato cosciente.