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Giovedì, 18 Aprile 2024
Il regolamento

Biraghi colpito alla testa, vittoria a tavolino per la Fiorentina? Come stanno le cose

Dopo il grave episodio avvenuto durante la finale di Conference League, in molti hanno invocato il 3-0 a tavolino per i viola. Ecco cosa dice il regolamento in questi casi

La finale di Conference League tra Fiorentina e West Ham è stata caratterizzata da uno spiacevole episodio avvenuto al minuto 37. Un fitto lancio di oggetti dagli spalti durante un calcio d'angolo per i viola, con il Cristiano Biraghi che è stato colpito alla testa. Sanguinante per la profonda ferita, il capitano viola è stato medicato in campo e ha continuato la partita con un vistoso turbante. L'arbitro ha interrotto il gioco per alcuni minuti, così da permettere l'annuncio degli speaker e il ritorno alla calma. In molti, dopo questo episodio, hanno invocato la vittoria a tavolino per la Fiorentina, ma cosa dice il regolamento?

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Secondo Maurizio Russo, ex arbitro di calcio intervenuto su Tv Play, il 3-0 a tavolino non era un'opzione percorribile in questo caso: "Decretare la vittoria a tavolino non è compito dell’arbitro. Lui può sospendere e rimettere tutto nelle mani del Giudice Sportivo, che deciderà se farla riprendere o concedere la vittoria a tavolino. Per fortuna Biraghi è rimasto in campo e può continuare a giocare, ma potevano esserci diverse opzioni. La prima in cui si resta a giocare e si continua come se nulla fosse, come ora. Di sicuro ci saranno ripercussioni sul West Ham, come sanzioni pecuniarie o sanzioni alla curva. Un altro caso era che Biraghi poteva non tornare in campo, magari stordito, e a quel punto si aprivano due opzioni. Nella prima la Fiorentina poteva sostituirlo, nella seconda aveva finito i cambi".

"L’ultima opzione - ha aggiunto Russo -è quella in cui lancio di oggetti continuava e non permetteva la prosecuzione della gara, così che arbitro doveva sospendere temporaneamente la partita per far pronunciare il messaggio allo speaker e invitare i tifosi a un comportamento idoneo. Qualora la situazione non fosse tornata alla normalità si poteva decidere di sospendere definitivamente la partita. Poi la decisione del Giudice Sportivo. Ad esempio il 3-0 a tavolino o anche la ripetizione della partita. Per fortuna Biraghi si è rialzato".

L'ex arbitro ha poi fatto il confronto con quanto successo al portiere del Milan Dida nel 2005: "In quel caso c’era stato un lancio di fumogeni con la partita sospesa e poi ripresa. Poi partita è stata nuovamente sospesa perché dopo la prima volta il lancio di fumogeni riprese e l’arbitro fermò il gioco. Ma la partita non fu sospesa perché era stato colpito Dida". 

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