rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Calcio

Fiorentina-Cagliari 3-0: le tre liete novelle lasciate in dote ai viola

La carica di Vlahovic, la forza del gruppo e un Saponara extralusso le migliori istantanee della sfida che ha visto la formazione di Italiano lasciare ai sardi solo le briciole

Chiamarla vittoria “scacciacrisi” sarebbe un’inutile forzatura, ma ciò non toglie che il rotondo e meritato 3-0 con cui la Fiorentina si è sbarazzata del Cagliari rappresenti un convincente ritorno alla serenità, minata dalle ultime due sconfitte incassate nei turni precedenti e dalle polemiche sul mancato rinnovo di Vlahovic. Era un match delicato, insomma, a cui Italiano ha approcciato – ed ha fatto approcciare i viola – senza correggere nemmeno di un capello la rotta sin qui intrapresa: ricorso alla rotazione dei titolari (dentro Venturi, Maleh e Saponara, in panchina Odriozola, Duncan e Callejon), pallino del gioco rigorosamente in mano e tanto coraggio. Il risultato che ne consegue è dato da un incontro dominato sin dai primi minuti, con la flebile resistenza opposta dai sardi spazzata via a suon di gol ed occasioni create, e soprattutto tre liete novelle che accompagnano i viola all’impegno infrasettimanale dell’Olimpico contro la Lazio.

Il sigillo di Vlahovic

E’ stato accolto da qualche fischio al momento del suo ingresso in campo, ha passato la mano al momento del penalty (inimmaginabile pensare a cosa sarebbe accaduto in caso di errore, alla luce del recente balletto sulla mancata firma nel contratto proposto dal club) lasciando l’incombenza a Biraghi che nella gerarchia dei rigoristi è dietro di lui, e non ha esultato coi compagni dopo l’1-0 sotto la curva. Ma ha lottato senza tirarsi indietro, senza risparmiarsi né tirare indietro la gamba, andando poi a bersaglio su punizione. Ed anche il pubblico, apparso tiepido, lo ha sostenuto, rendendosi conto che la sicurezza con cui nell’entourage si affermava che l’attaccante serbo avrebbe dato il massimo a prescindere dalle voci di mercato non era una frase di circostanza. E comunque, anche in caso di una sua partenza a gennaio, fino a quel momento la Fiorentina ha bisogno dei suoi gol.

L'abbraccio di gruppo

E’ stato uno dei momenti che ha fatto comprendere la compattezza del gruppo, sigillata in quell’abbraccio dopo il 3-0 tra Vlahovic e i componenti della panchina, con l’attaccante ex Partizan a baciare il tecnico ed i compagni a circondarlo. Un’immagine che fa capire come in un ottobre così uggioso in campo e fuori dal campo, in seno al gruppo il sole abbia comunque continuato a splendere. Una vittoria così netta dà di sicuro una grossa mano: tutt’altro che scontata, costruita superando anche gli imprevisti degli infortuni, ma che cementa ulteriormente una rosa che dà l’impressione di essere perfettamente allineata in quella che è l’unita di intenti e la determinazione nel perseguirli.

Saponara versione extralusso

Ha giocato un primo solfeggiando calcio in mezzo al campo e distillando perle. Giocate da applausi e concretezza, un palo clamoroso ed un cioccolatino per Gonzalez che ha fruttato il 2-0. In un contesto tattico che lo vede in concorrenza con Callejon e Sottil per una maglia da titolare in un tridente che comprende già Vlahovic e Gonzalez, un Saponara del genere può rappresentare un valore aggiunto per la Fiorentina. Un rendimento, come ha sottolineato nel dopo partita, che il frutto di un mix tra stato di forma fisico-atletica, congenialità del ruolo e fiducia da parte di allenatore e società. Ha un contratto in scadenza a giugno, e certe performance potrebbero senza dubbio fungere da potente acceleratore in chiave rinnovo.

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fiorentina-Cagliari 3-0: le tre liete novelle lasciate in dote ai viola

Today è in caricamento