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Martedì, 16 Aprile 2024
Calcio

Fiorentina, verso l'Atalanta: tra i due litiganti rispunta Kouame?

Italiano potrebbe non solo riproporre il modulo visto contro il Verona, ma anche confermare l'ivoriano al centro dell'attacco sacrificando sia Jovic che Cabral. Intanto, Milenkovic si candida per rientare nell'undici titolare

Una vittoria, quella col Verona, per rilanciarsi ed una sosta, quella imposta dagli impegni delle nazionali, per rigenerarsi. Ma soprattutto per pensare: a come risolvere quello che sta diventando un problema piuttosto pressante, vale a dire la mancanza di continuità realizzativa, ed a come affrontare al meglio un mese di ottobre da far tremare i polsi. In poco meno di un mese e mezzo, la formazione viola scenderà in campo dodici volte, ma è soprattutto ad ottobre che si concentrano gli impegni maggiormente delicati: subito la trasferta a Bergamo contro l’Atalanta, doppia sfida agli Hearts e return-match casalingo coi turchi del Basaksehir (dopo lo 0-3 di Istambul) per la Conference League ma anche le gare del “Franchi” contro Lazio ed Inter.

La due settimane di sosta sono servite ad Italiano per lavorare con il gruppo privo di acciaccati e convocati dalle nazionali. E forse, anche a risolvere il rebus centravanti, visto che in questo mese inaugurale della stagione 2022/2023 Jovic non ha convinto e Cabral non ha ancora effettuato quello “step” in avanti dopo i sei mesi di ambientamento dello scorso torneo, magari facendosi apprezzare per la mole di lavoro in campo senza però essere abbastanza “graffiante” come una punta di razza e come il bomber visto all’opera al Basilea dovrebbe essere. Sufficiente per varare quella che, in teoria, aveva assunto i contorni di soluzione “ponte” – con Kouame vertice offensivo – ma che invece potrebbe rappresentare una rimedio alle attuali difficoltà delle prime punte “pure”.

Resta aperto, parallelamente, il discorso legato al cambio di modulo. Da verificare se verrà copiato ed incollato quel 4-2-3-1 disegnato in occasione dell’ultima partita contro l’Hellas, che in soldoni ha assunto i contorni di 4-3-3 “dinamico”, con Amrabat regista puro e Mandragora al suo fianco per allestire il frangiflutti davanti alla difesa, e Barak libero di inserirsi sulle trequarti tra Ikoné e Sottil, lasciando saltuariamente tale compito a Bonaventura subentrato ad inizio ripresa al posto del play marocchino. Di certo, a Bergamo, Italiano potrà nuovamente contare su una difesa quasi al completo (Dodô figura ancora nella “injured list”): Milenkovic riprenderà con ogni probabilità il suo posto al centro del pacchetto arretrato, con uno tra Martinez Quarta e Igor a fargli da spalla. Su Gonzalez permane il punto di domanda, relativo alle condizioni fisiche precarie - che in nazionale hanno spinto il c.t. Scaloni a scegliere per lui un lavoro personalizzato e non in gruppo – ed in seconda battuta alla stanchezza dopo il lungo rientro. Alla Fiorentina serve la sua qualità, al giocatore serve guarire bene ed in fretta perché c’è anche l’appuntamento Mondiale da onorare: ma la tallonite sarà d’accordo?

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