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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

La Fiorentina c'è. Il colpo del k.o. no. Biraghi: «Bella prestazione, ma resta il rammarico»

I viola archiviano la sconfitta interna con l'Inter ripartendo da quanto di buono fatto nei primi 45'. E con la rinnovata consapevolezza di quanto sia rischioso non chiudere i match...

La gara con l’Inter sentenzia che la “Viola” c’è. Ingeneroso chiamarla frenata, sebbene sul piano del risultato e quindi dei punti, lo zero con cui la Fiorentina è uscita dal campo suggerisca tale disamina. Ma sotto il profilo del gioco, il match del “Franchi” ha indubbiamente messo in mostra una squadra pimpante, capace di mettere in difficoltà l’undici di Inzaghi (apparso in affanno, specie nei primi 20’, come mai capitato finora in campionato).
«Tutto fa esperienza – dice il capitano della formazione toscana, Cristiano Biraghi – e soprattutto fa capire che con certe big le partite vanno chiuse quando si presenta l’opportunità, altrimenti si possono complicare. Ci era già capitato, senza però pagare dazio, questa volta contro l’Inter che è una grande squadra è andata diversamente. La prestazione resta, e siamo contenti, ma resta anche un po’ di rammarico: ne parleremo, analizzeremo meglio l’incontro, ricominciando da quello che di buono si è visto, cercando di correggere quello che invece non è andato».

E senza voler forzatamente edulcorare un passo falso casalingo che arriva dopo un filotto di tre convincenti vittorie, è lecito dire che dai primi quarantacinque minuti la Fiorentina dovrà ripartire, lavorando contestualmente sui correttivi da apportare. Con particolare riferimento al calo accusato nella ripresa, ferma restando l’attenuante dell’uno-due Darmian-Dzeko capace di scombinare in tre giri di lancette il buon lavoro fatto nel primo segmento di gara (in cui, peraltro, la squadra di Italiano avrebbe anche potuto rimpolpare il pallottoliere, sbattendo però su Handanovic). E complice l’inferiorità numerica maturata con il rosso comminato a Nico Gonzalez, che ha spianato la strada al gol del definitivo 3-1 degli ospiti.

«Un’espulsione che ti fa arrabbiare – commenta il tecnico Vincenzo Italiano – perché comunque nelle battute conclusive stavamo continuando a mettere palloni dentro e lui è forte di testa. Poi in dieci si complica tutto: due partite con l’uomo in meno e due sconfitte per 3-1, a significare che a certi livelli avere l’inferiorità numerica pesa molto. Mi dispiace, lui è un generoso, ci mette sempre il cuore, però ha messo in difficoltà la squadra con la sua espulsione. Gli servirà di lezione, ma sono convinto che capirà».

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