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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

La Fiorentina, i mediatori ed il "decalogo" di Commisso

Il presidente del sodalizio viola ha diffuso una nota nella quale elenca proposte e considerazioni, volte a disciplinare e migliorare la complicata relazione che intercorre a volte tra club e rappresentanti dei giocatori

L’affaire Vlahovic ed il suo lungo addio – non ancora consumato – alla Fiorentina hanno portato nuovamente a galla le problematiche relazioni tra i club ed i mediatori che rappresentano i giocatori. Non a caso, in un intervento di un mese e mezzo fa, il presidente della Fifa Gianni Infantino aveva sottolineato la necessità di regole più trasparenti e chiare, auspicando un cambio di rotta. “Nel 2019 – ha dichiarato - è stato speso l'equivalente di sette miliardi di euro per i trasferimenti di calciatori, 700 milioni sono andati in provvigioni degli agenti e solo 70 milioni alla formazione e ai compensi di solidarietà. Qualcosa non va, si deve cambiare”. Presa di posizione che ha suscitato la reazione delle associazioni dei procuratori, tra cui la Aiacs, presieduta da Beppe Galli il quale non ha mancato di commentare in maniera tranchant le parole di Infantino (“La riforma è benvenuta, a patto che sia condivisa e non frutto di un regime totalitario, ma ci piacerebbe anche sapere come mai nell’aprile 2015 la Fifa stessa ha deciso per la deregulation della nostra categoria, abolendo l’obbligo dell’esame per l’accesso alla professione”).
Ma intanto, tra cambi di rotta e nuovi possibili scenari, c’è anche chi ha deciso di fornire concretamente un contributo, sotto forma di...decalogo, con l’intenzione di tracciare alcune linee guida utili a disciplinare l’interazione tra club e mediatori ed il rapporto con gli organi preposti al controllo. E’ il caso della Fiorentina, e del suo presidente Rocco Commisso, che dopo aver nuovamente sparato ad alzo zero ad inizio mese (“Qui è come il Far West, che una volta era in America e ora è nel calcio italiano”), ha voluto diffondere una nota ufficiale – che riportiamo – con considerazioni e proposte sull’argomento.

“ACF Fiorentina ritiene che si siano ormai da tempo passati i limiti relativi al necessario e fondamentale equilibrio che il sistema calcio deve riuscire a mantenere tra tutti gli attori che lavorano, direttamente o indirettamente, nel mondo del pallone. In particolare, secondo i rapporti FIFA con riferimento ai trasferimenti dei calciatori, nell’ultimo decennio nelle mani di procuratori e agenti che rappresentano giocatori e allenatori, c’è stata una movimentazione di 3,1 miliardi di euro!
A differenza delle Leghe Sportive professionistiche “chiuse” degli Stati Uniti, nelle quali le attività dei procuratori sono di gran lunga minori e regolamentate dai Commissioner delle Leghe Sportive (MLS, NFL, MLB, NBA e NHL) con operazioni che in generale non prevedono movimento di liquidità, in quasi tutto il resto del mondo i procuratori sono diventati i centri di potere del calcio, senza regolamentazione e trasparenza.
FIFA, UEFA e FIGC (in Italia) hanno il compito di proporre una regolamentazione delle attività dei procuratori e, a tal proposito, ACF Fiorentina chiede rispettosamente alle Istituzioni del calcio di valutare le seguenti 10 considerazioni e proposte con l’obiettivo di stabilire al più presto, ma comunque entro maggio 2022, uno scenario più equilibrato, rivolgendosi anche, laddove necessario, alle Istituzioni Statali competenti per le opportune modifiche e integrazioni delle norme nazionali e internazionali.

Proposte che in particolare dovrebbero essere valutate e messe in atto in Europa, dove il calcio è ormai all’ultima chiamata per ritornare uno sport sano e competitivo o rischiare il definitivo crollo nel fallimento generale:
1. Un limite alla percentuale sul trasferimento, dove le commissioni ai procuratori non dovranno superare il 5% del valore di trasferimento del giocatore;
2. Un’unica commissione, il procuratore potrà avere il mandato da una sola delle parti, così come sarà pagata la commissione soltanto da una delle parti, preferibilmente dal Club acquirente;
3. Procure singole, in ogni trasferimento, il procuratore potrà rappresentare solamente il calciatore;
4. Un nuovo sistema di solidarietà per parametri zero, per tutelare le Società che, pur avendo investito nella formazione continua dei calciatori, vedono comunque andare via alcuni di essi a fine contratto e dunque senza che ci sia un corrispettivo di trasferimento pagato all’ultimo Club (parametro zero). In particolare questo meccanismo dovrebbe remunerare l’ultima Società con cui il giocatore aveva in essere il contratto portato a scadenza, utilizzando come base di calcolo: a) il valore del giocatore riconosciuto dal mercato b) il salario che il calciatore prenderà dalla nuova Società c) le eventuali commissioni pagate al procuratore con riferimento a tale accordo;
5. Solo le Società autorizzate a trattare, nel periodo di durata del contratto del calciatore, solamente il Club venditore potrà negoziare il prezzo del trasferimento con il Club acquirente, a meno che il Club venditore conceda per iscritto l’autorizzazione al procuratore del calciatore a partecipare alle trattative;
6. Durata dei contratti più lunga, la FIGC dovrebbe trovare una soluzione con la possibilità di prolungare i contratti dei calciatori almeno fino a 6 anni (5+1), come già avviene in Premier League (sebbene si ritenga opportuno considerare la possibilità che i contratti nell’ordine di milioni di euro possano durare fino a 10 anni);
7. Un limite alle commissioni, dove le commissioni ai procuratori sui contratti dei calciatori non dovrebbero superare il 3% della retribuzione lorda del calciatore;
8. Altre fonti di guadagno per i procuratori, che potranno incassare ulteriori commissioni da altri accordi da stipulare con i calciatori (come i diritti di proprietà intellettuale, i diritti mediatici o gli accordi di sponsorizzazione) purché questi non contravvengano agli impegni contrattuali tra il calciatore e il Club;
9. Camera di compensazione, per avere sotto controllo e tracciati i pagamenti effettuati a favore degli agenti;
10. Totale trasparenza, tutte le commissioni versate ai procuratori dovranno essere riferite su base annuale dai Club a FIFA, UEFA, FIGC (in Italia) e al Fisco nazionale”.

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