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Sabato, 20 Aprile 2024
Calcio

Fiorentina, caccia alla prima punta: per Belotti la volta buona?

La scarsa continuità realizzativa potrebbe spingere il club viola ad utilizzare gli ultimi giorni di mercato per regalare ad Italiano un attaccante. Torna così di attualità la punta ex Torino, attualmente poco impiegato alla Roma e già corteggiato in passato

Una settimana per provare a rimediare alle lacune in organico, ed a seguire i primi venti giorni di febbraio per non buttare a mare una stagione. Sono settimane difficili, in casa Fiorentina: con l’esame di maturità fallito all’Olimpico contro la Roma e la sconfitta interna col Torino che ha complicato ulteriormente la corsa verso i quartieri “europei” della classifica. Fermo restando che, se come l’anno scorso diventasse sufficiente un settimo posto per avere accesso ad una competizione continentale, il nuovo gap in graduatoria seguente alla penalizzazione della Juventus sarebbe ancora pienamente colmabile. Ma i ragionamenti “sulla carta” lasciano sempre il tempo che trovano: restando sul concreto, ci sono i quarti di finali da superare – il 1° febbraio nuovamente contro il Torino che sabato ha espugnato il “Franchi” – ed il doppio confronto coi portoghesi del Braga per andare avanti nel tabellone di Conference League.

Ma tra le scadenze in agenda, c’è quella del mercato. Che in casa viola resta un tema centrale, come centrale – nel senso di punta – è il problema che ultimamente attanaglia la formazione di Italiano. Perché le prime punte ci sarebbero anche, ma Cabral e Jovic “sono giocatori di qualità che al momento non riescono ad indirizzare le partite: dispiace anche a me perché non riesco a sbloccarli, ma dobbiamo rimediare in qualche altro modo”. Parole e musica del tecnico dei toscani, dove le altre soluzioni da contemplare sono l’utilizzo di Kouame e Nico Gonzalez schierati in mezzo anziché come esterni offensivi, tenuto anche conto dell’impossibilità di conocare Cabral che è ancora fermo ai box, dove ha fatto il suo ingresso dopo la prestazione convincente – condita da un gran gol – contro il Monza. Mentre Jovic, che pure aveva dato confortanti segnali prima del letargo imposto dal Mondiale, è apparso nuovamente spaesato, quasi involuto dopo la sosta iridata.

Quelle garantite dalle due prime punte viola sono state comunque fiammate, mentre là davanti serve altro. Serve continuità realizzativa, e per questo la dirigenza gigliata sta sfruttando gli ultimi giorni della finestra invernale di trattative per sondare il mercato. La cosa certa è che l’operazione Brekalo (peraltro di professione punta esterna, non un centravanti) si sia arenata, resta in piedi quella che porta a Berardi, probabilmente fuori portata per via dei costi e su Bonazzoli della Salernitana c’è da superare la concorrenza della Lazio. Ma il nome che farebbe al caso della Fiorentina c’è, ed è quello di Andrea Belotti, oltretutto seguito sia dodici mesi fa che in estate. L’approdo alla Roma non ha regalato troppe gioie, con solo 368 minuti giocati in campionato e quattro gare da titolare in Europa League con due reti. Il “Gallo” si guarda intorno, come del resto la dirigenza toscana: e se stavolta alle occhiate di interesse facessero seguito anche rendez-vous e fumata bianca?

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