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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Fiorentina, sei giorni per ottenere il passaporto europeo

Da una parte l'ottavo posto - legato principalmente ai risultati del Torino - dall'altra la finale di Conference: le due strade che porterebbero i viola in Europa (in attesa che l'Uefa si pronunci sulla Juventus)

E’ la settimana decisiva per i destini...europei, in casa Fiorentina. Prima della finale di Praga contro il West Ham, c’è la sfida di Reggio Emilia contro il Sassuolo, determinante in ottica ottavo posto. Posizione che fino ad un mesetto fa non avrebbe significato granché, ma ora dopo la sconfitta dei viola nella finale di Coppa Italia e la possibile esclusione della Juventus dalle competizioni europee (sulla quale si potrebbe pronunciare l’Uefa), si trasformerebbe in biglietto d’ingresso per la prossima Conference. Una sorta di piano B per il palcoscenico continentale dopo il tentativo fallito con l’Inter nella coppa nazionale ed, eventualmente, in caso di k.o. nel match con il West Ham United della prossima settimana.

Ecco perché la gara anticipata a venerdì contro i neroverdi impone una vittoria, senza cadere nella tentazione di considerarla come trampolino per il match valevole per il titolo di Conference in programma contro gli “Hammers”. E questo nonostante il bottino pieno preso al Mapei non darebbe garanzia di ottavo posto: taglierebbe fuori dai giochi Monza e Bologna (rispettivamente a -1 e -2 dai toscani) ma non il Torino, che attende sabato in casa un’Inter ancora in lizza per il secondo posto ma comprensibilmente proiettata alla finale di Champions League contro il Manchester City. I granata hanno infatti 53 lunghezze come la Fiorentina, e battendo i nerazzurri andrebbero a loro volta a 56, con un arrivo alla pari che li avvantaggerebbe: questo per effetto dei quattro punti negli scontri diretti (pareggio a Torino e successo al “Franchi” lo scorso gennaio) che farebbe scivolare la formazione di Italiano al nono posto.

Se da una parte, quindi, è del tutto comprensibile l’all-in dei viola nel confronto dell’Eden Aréna di mercoledì 7, dall’altro c’è la necessità di non lasciare nulla di intentato negli ultimi 90’ di campionato. L’ottavo posto garantirebbe inoltre di non arrivare alla partita con il West Ham United nella scomoda situazione di giocarsi, oltre alla finale per un titolo che manca da oltre vent’anni, anche l’ultima carta per la tournée continentale del 2023/2024. Restare nel giro europeo non è solo questione di prestigio, ma ha anche un tornaconto economico di una certa portata, tenendo conto che tra botteghino e premi Uefa garantirebbe un “tesoretto” interessante da poter investire, come del resto lo è stato quello messo da parte in questa stagione. Normale, pertanto, attendersi contro il Sassuolo una Fiorentina rivisitata nell’assetto ma non troppo, anche se resterà quella di Praga la partita che segnerà in maniera indelebile la stagione. In un senso o in un altro.

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