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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Genoa in serie A, i protagonisti dell'impresa

Dal deb Gilardino all'islandese Gudmundsson, la cavalcata del Grifone verso la promozione

"Only one year", solo un anno di purgatorio. Il Genoa ha mantenuto la promessa fatta l'estate scorsa ai suoi tifosi, dopo la retrocessione della passata stagione. Il Grifone è tornato ufficialmente in Serie A con due giornate d'anticipo: decisivo il successo casalingo della squadra di Gilardino di ieri contro l’Ascoli, a cui non ha fatto seguito la risposta del Bari, fermato sul pari pari a Modena. Impresa firmata da Alberto Gilardino, che ha trasformato una stagione iniziata malissimo in un capolavoro.
Il tecnico debuttante tra le chiavi del successo. La conferma di Blessin, dopo la retrocessione della scorsa stagione, era stata una scelta sbagliata della società: il tedesco non conosceva la B e non si è calato nella realtà, andando allo scontro con lo spogliatoio. La correzione in corsa con la promozione di Gila in panchina ha cambiato il volto di squadra e campionato. Difesa di ferro - solo un gol incassato al Ferraris da quando l’ex campione del mondo 2006 si è insediato sulla panchina del Grifone - e attaco atomico e spietato. Un equilibrio perfetto per viaggiare alle spalle del super Frosinone. Alla fine trionfano i due Campioni di Berlino, richiamando alla mente la solidità delle squadre del loro maestro, Marcello Lippi. Un percorso iniziato ai primi di dicembre, dopo l'esonero di Blessin (5 dicembre, dopo il ko a Marassi contro il Cittadella per 0-1). Gilardino prende le redini di una squadra allo sbando l’8 dicembre e debutta contro il Südtirol. Subito vittorie di prestigio contro Frosinone e Bari (al San Nicola), Pisa e Cagliari. Prove di forza che hanno dato al tecnico 40enne la stima del gruppo e la forza di imprimere le sue idee ai big dello spogliatoio. Così è nata la promozione, meritata, ottenuta a poco meno di un anno dall’incubo retrocessione. Se Gilardino è stato un fattore, tra i tanti protagonisti del campo, Today.it ha scelto i più decisivi, gli uomini copertina di un super Genoa.

Coda

Tra i segreti del Grifone promosso c'è Massimo Coda. Un problema per Blessin, una risorsa per Gilardino. L'eterno goleador di Cava dei Tirreni, 34 anni, nelle ultime due stagioni re del gol della cadetteria, vince la terza B della sua carriera da specialista: dopo Benevento e Lecce, trionfa a Marassi. Con una stagione diversa dalle solite: meno gol (10) e tanta sostanza, con l'esperienza da vincente nella categoria che a molti suoi compagni di squadra mancava. Coda si è calato nella parte di "saggio" del gruppo, accettando spesso anche la panchina e un impiego part time. Non era scontato, per un giocatore che ha messo insieme più di 200 partite e oltre 100 gol in B.

Gudmundsson

La grande sorpresa viene dal freddo: è Albert Gudmundsson. La fantasia del 25enne islandese è esplosa, confermando la bontà dell'investimento fatto l'anno scorso dalla società. Acerbo per la A, devastante per la B. I suoi slalom tra gli avversari, i tocchi di classe e i lampi di genio del folletto islandese hanno mandato in visibilio il Ferraris. Da quando è arrivato Gilardino in panchina, sono arrivati anche tanti gol: 9 in totale, a cui vanno aggiunti 5 assist e una marea di pali e traverse che gli hanno negato la gioia della doppia cifra. E' stato un trascinatore dei rossoblu, pronto a riproporsi in serie A per imporsi e diventare protagonista anche tra i grandi.

Dragusin

Anche i giovani protagonisti dell'impresa, come da tradizione della B. E il lavoro di Gilardino fa sorridere la Juventus. Il 2002 Radu Dragusin, difensore centrale romeno di proprietà dei bianconeri, è diventato un pilastro in mezzo ai big del Grifone. Una crescita esponenziale che lo ha portato a diventare uno dei migliori difensori della cadetteria. Forte di testa, nel corso della stagione, la prima da titolare per lui in carriera nel calcio dei grandi, è diventato sempre più determinante: 36 presenze in 38 giornate e 4 gol segnati.

Martinez

Ad una difesa solidissima ha contribuito con le sue parate anche Josep Martinez: il 24enne portiere spagnolo arrivato in prestito dal Lipsia ha abbassato la saracinesca, incassando solo 16 gol e chiudendo con 17 clean sheet il suo torneo da re dei pali di Marassi. Autore di interventi strepitosi, è stata una delle rivelazioni della stagione. Partito in ballottaggio con Semper, ha superato qualche incertezza vista nelle prime giornate a causa della lunga inattività e si è trasformato in una muraglia. Molto bravo anche con i piedi. Ora la mission è strapparne il cartellino ai tedeschi e portarlo in serie A nella prossima stagione.
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