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Martedì, 19 Marzo 2024
Calcio

Hellas Verona, obiettivo minimo e massimo per il finale di stagione

La squadra di Tudor viaggia a velocità europea: 33 punti (e 40 gol fatti) con il tecnico croato in panchina. Da qui alla fine farà la corsa su Roma (sfida contro Mourinho tra due settimane), Lazio e Fiorentina

A poche ore dalla sfida alla Juventus, l'Hellas Verona fa i conti su ciò che sarà di questo finale di stagione. Doppiata ormai la zona salvezza, l'obiettivo minino dei gialloblu sembra ormai ad un passo dall'aritmetica certezza. A cosa puntare da qui alla fine? Stando ai numeri dell'era Tudor, fare un pensierino all'Europa non è utopia, ma una delle possibilità che si aprono davanti a Simeone e compagni.

Sono 33 in classifica (9 vittorie, 6 pareggi, 5 sconfitte), tutti firmati dal tecnico croato, entrato dopo la terza giornata al posto di Di Francesco (tre sconfitte). Con 40 gol segnati nell'era del tecnico croato, la squadra scaligera ha raccolto non solo punti, ma anche consensi, per la qualità del calcio mostrata e le "lezioni" inflitte anche ad alcune big, come la stessa Juventus, mandata al tappeto allo Stadium.

Hellas Verona, l'obiettivo massimo per il finale di stagione

La zona Europa non è lontanissima: cinque i punti che dividono Caprari e soci dalla Roma, sesta con 38 punti. E qualcosa potrebbe cambiare a fine stagione in caso di vittoria della Coppa Italia da parte di una delle qualificate in Europa League o in Conference (Juventus? Atalanta? Roma?): potrebbe liberarsi una sedia in più al tavolo delle grandi del Continente.

Tudor non vuole che adesso i suoi giochino la seconda parte di stagione con la pressione della corsa europea sulle spalle, ma è chiaro che l'impresa è al momento nelle corde della squadra gialloblu. Uno scontro frontale decisivo per il futuro è in programma il 19 febbraio all'Olimpico, contro la Roma. Ma occhio anche a Lazio e Fiorentina, che difficilmente molleranno la presa.

Anche il mercato ha aiutato il tecnico in questo senso: il club ha resistito alle pressioni su Casale e Barak, i gioielli di famiglia, che avrebbero avuto la possibilità di passare alle big nostrane e invece resteranno almeno fino a giugno. Il triangolo del gol Simeone-Caprari-Barak - 28 gol in tre finora, tra i reparti più prolifici d'Europa appunto - non è stato intaccato. E sta tornando a decidere anche un certo Kalinic, che l'Europa la conosce bene. La rosa è stata completata con il guerriero greco Retsos, per la difesa, e l'investimento polacco Praszelik, a centrocampo. Due pedine da inserire senza sombussolare gli equilibri dello spogliatoio.

Hellas Verona, l'obiettivo minimo per il finale di stagione

In caso di mancato aggancio all'Europa, per il Verona sarebbe comunque una stagione più che positiva, uno step verso la crescita e la consacrazione del club e della squadra nell'elite della serie A. Tudor a fine stagione, in caso di salvezza tranquilla, si ritroverebbe per le mani una rosa di grande valore, da migliorare con poxchi ritocchi per il definitivo salto di qualità. Nel contesto attuale, e in vista del decollo, il tecnico croato potrebbe lavorare sulla maturazione di elementi di qualità come Ilic, finora rimasti al di sotto delle aspettative. Nel frattempo, l'ottimo ds Tony D'Amico potrebbe continuare il lavoro di scouting per portare al Bentegodi nuovi talenti da valorizzare e consacrare nel nostro campionato, come il norvegese Solbakken, del Bodo/Glimt, inseguito a lungo a gennaio.

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