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Venerdì, 29 Marzo 2024
Calcio

L'Hellas Verona di Igor Tudor è l'ammazzagrandi della A. E ora sogna l'Europa

Con il nuovo tecnico in panchina 16 punti in 9 partite: battute Roma, Lazio e Juventus e un solo ko (contro il Milan a San Siro). Solidità e qualità offensiva (sono 22 gol fatti e 14 subiti con il croato), così i gialloblu hanno cambiato passo

Signore e signori, ecco a voi l'ammazzagrandi della serie A. Non sono trascorsi nemmeno due mesi dal suo arrivo sulla panchina dell'Hellas Verona, eppure Igor Tudor non ha avuto bisogno di molto tempo, dopo essere subentrato a Eusebio Di Francesco, per compiere un mezzo capolavoro alla guida dei gialloblu: 16 punti in 9 partite, con 4 vittorie, 4 pareggi e un solo ko. Tutta un'altra storia rispetto alle prime tre giornate di campionato, tutte perse con l'allenatore pescarese in panchina. Una metamorfosi che adesso fa sognare una città intera.
Roma, Lazio e Juventus sono cadute ai suoi piedi, il Napoli ha strappato il pari al "Maradona" in rimonta, il Milan a San Siro se l'è passata maluccio dopo 45', ribaltando solo nel finale la squadra del tecnico croato. All'appello mancano Atalanta (al Bentegodi il prossimo 12 dicembre) e il ritorno contro l'Inter (ad aprile), perché i nerazzurri erano stati i primi a violare il Bentegodi (2a giornata) nell'era precedente a quella dell'ex difensore della Juventus.
Il decimo posto con 16 punti, 7 di vantaggio sulla zona calda, cambia le prospettive dell'Hellas da qui in avanti. La solidità ritrovata con Tudor e la fluidità del gioco offensivo, con un Simeone in piena consacrazione (9 gol, tutti su azione: è lui l'anti-Immobile in classifica marcatori) e un Caprari mai visto così incisivo e decisivo in serie A, sono segnali importanti: questo Verona può compiere il salto di qualità e lottare per l'Europa.
Sono 25 i gol fatti, 21 quelli subiti, ma a questa voce vanno scorporati i 7 gol subiti in 3 giornate con Di Francesco (3 quelli segnati). Per Tudor, in pratica, sono 22 gol fatti e 14 subiti in 9 partite. 
Dopo la sosta, gli scaligeri ripartiranno sul loro campo - lunedì 22 novembre - contro l'Empoli, una delle rivelazioni della A nelle gare in trasferta. Un esame sulla carta abbordabile, un altro possibile passo verso l'alta classifica.

CHI E' IGOR TUDOR: LA SCHEDA

Nato a Spalato il 16 aprile 1978, Igor Tudor - da calciatore due scudetti e altrettante Supercoppe italiane con la Juventus, 57 presenze e 3 reti con la Croazia, con cui ha preso parte ai Mondiali del 1998 (terzo posto), ai Mondiali del 2006 e agli Europei del 2004 – inizia la sua carriera di allenatore come primo collaboratore di mister Edoardo Reja all’Hajduk Spalato, Club nel quale allena anche le formazioni giovanili.
Il 30 luglio 2012 assume l’incarico di vice allenatore della Nazionale croata, al tempo diretta da Igor Stimac. Dal 2013 al 2015 guida la Prima Squadra dell’Hajduk Spalato (69 panchine complessive), vincendo la Coppa di Croazia il 22 maggio 2013. A seguire le esperienze con il Paok Salonicco (45 panchine), con i turchi del Karabükspor e – soprattutto - del Galatasaray, con cui chiude la Süper Lig al quarto posto. E’ l’Udinese a riportarlo in Italia, questa volta – evidentemente – nelle vesti di allenatore: coi friulani conquista due salvezze consecutive. Dopo essere tornato alla guida dell’Hajduk Spalato, nella stagione 2020/21 ritrova la Juventus, dove ricopre l’incarico di vice allenatore. La stagione in bianconero si conclude con la conquista della Coppa Italia e della Supercoppa italiana.
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