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Martedì, 16 Aprile 2024
Serie A

Perché l'Inter può vincere lo scudetto anche senza Lukaku

I nerazzurri sono partiti con il botto nel nuovo campionato di Serie A travolgendo per 4-0 il Genoa

Un esordio scintillante, con quattro reti che hanno annientato il malcapitato Genoa di Ballardini. L'Inter di Simone Inzaghi ha iniziato come meglio non si poteva il campionato di Serie A 2021/2022, lasciandosi immediatamente alle spalle l'amarezza per aver perso sul mercato il trascinatore della passata stagione, quel Romelu Lukaku passato soltanto pochi giorni fa al Chelsea (con il quale è andato subito a segno nel derby londinese contro l'Arsenal). A far ben sperare i tifosi nerazzurri è soprattutto la prestazione offerta da Handanovic e compagni, con l'Inter che ha mostrato di aver già assorbito, almeno in parte, i princìpi di gioco del nuovo tecnico. E in così poco tempo, dopo il terremoto che ha scosso in estate il club con gli addii prima del tecnico Antonio Conte e poi delle stelle Hakimi e Lukaku, non era affatto scontato.

Inter, c'è già l'impronta di Inzaghi: ecco perché i nerazzurri possono sognare lo scudetto

Simone Inzaghi, già nel corso della sua esperienza sulla panchina della Lazio, ha mostrato di saper dare una chiara impronta alle sue squadre, con un gioco collettivo e corale che fa delle corsie laterali e del centrocampo un armonico fulcro. E non è forse un caso che contro il Genoa due delle quattro reti nerazzurre siano arrivate proprio da centrocampisti: prima Hakan Calhanoglu nel corso del primo tempo e poi il subentrato Arturo Vidal nella ripresa. Proprio il cileno, rispetto a quanto visto nella passata stagione, sembra aver trovato nuovo smalto e nuovo entusiasmo, allontanando così le sirene di mercato.

In rete è subito andato anche Edin Dzeko, il sostituto di Lukaku. Chiaramoci subito: il bosniaco, a livello qualitativo, è senz'altro un gradino sotto il centravanti belga ed anche la carta d'identità (35 candeline spente lo scorso marzo) non gioca a suo favore, ma ha subito dimostrato di essersi calato alla perfezione nei meccanismi di Simone Inzaghi, giocando costantemente all'interno dell'area di rigore per sfruttare al meglio gli assist dei compagni. E poi c'è Dumfries, entrato solamente nel finale nella gara contro i liguri, al quale spetterà l'arduo compito di non far rimpiangere Hakimi. L'olandese, prelevato dal Psv Eindhoven, è reduce da un Europeo giocato alla grandissima ed il 3-5-2 cucito dal tecnico nerazzurro sembra il modulo ideale per sfruttarne appieno le enormi potenzialità. 

Insomma, i motivi per ben sperare, in casa interista, sembrano esserci tutti e lo scudetto, malgrado la dolorosa partenza di Lukaku, non sembra una metà poi così irraggiungibile.

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