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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'analisi

Italia Mondiali 2022: cercasi disperatamente veri attaccanti

Azzurri a secco contro l'Irlanda del Nord e costretti ai playoff. Per volare in Qatar Mancini deve cercare nuove soluzioni

Passerà dai playoff la qualificazione ai Mondiali 2022 per l'Italia. Gli azzurri non sono infatti andati oltre lo 0-0 contro l'Irlanda del Nord e, complice il 4-0 rifilato dalla Svizzera alla Bulgaria, hanno chiuso il girone al secondo posto. Un risultato disastroso per la formazione di Mancini, il cui chiaro obiettivo era quello di prenotare un posto per il Qatar senza dover passare dalla lotteria degli spareggi (qui tutte le possibile avversarie), già costati carissimo nel 2017. Un flop arrivato ad appena quattro mesi di distanza dal trionfo agli Europei, che aveva forse sovrastimato il reale valore di questa rosa, composta sì da buoni giocatori, ma non certo da fenomeni. Soprattutto in attacco, dove l'Italia, anche nella decisiva sfida di Belfast, ha mostrato lacune enormi.

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Italia, l'attacco il vero problema

È la davanti il problema più grande degli azzurri, inutile girarci attorno. La mancanza di un vero bomber si era già percepita ad Euro 2020, durante i quali i problemi offensivi erano stati nascosti dal collettivo e dalla buona sorte ai calci di rigore. Insigne, schierato come falso nove contro l'Irlanda del Nord, ruolo in cui ha dimostrato chiaramente di non sentirsi a proprio agio, viaggia a sprazzi, Immobile, assente negli ultimi impegni, non riesce a ripetere in Nazionale quanto di buono fa vedere con la Lazio, Belotti, malgrado la buona volontà, non sembra pronto per giocare ai massimi livelli, mentre Chiesa, comunque sempre il più pimpante, fa fatica di fronte a difese chiuse. I vari Berardi, Bernardeschi e Raspadori, invece, ancora non sembrano in grado di spostare gli equilibri. Insomma, in fase offensiva la situazione è tutt'altro che rose e fiori.

Le possibili soluzioni: le carte Zaniolo e Pellegrini

Ma Mancini, in vista dei decisivi playoff di marzo, è chiamato a trovare soluzioni, altrimenti il rischio, per la seconda volta consecutiva, è quello di mancare l'appuntamento con la rassegna mondiale. Se finalmente sarà a disposizione, quest'Italia non potrà fare a meno di Nicolò Zaniolo, uno dei pochissimi calciatori italiani in circolazione in grado di spaccare le partite, anche quelle più bloccate, in qualsiasi momento. Nel ruolo di centravanti, invece, il commissario tecnico spera in un'esplosione di Kean e Scamacca, che fin qui hanno mostrato solamente a sprazzi le loro potenzialità. Altrimenti bisognerà dare nuova fiducia a Immobile, magari trovando un sistema di gioco a lui più congeniale che riesca meglio ad esaltarne le caratteristiche.

Nelle partite contro avversari chiusi ermeticamente nella propria metà campo, come accaduto con l'Irlanda del Nord, un'alternativa potrebbe invece essere un cambio di modulo, lasciando il 4-3-3 per dare spazio ad un più offensivo 4-2-3-1. In questo caso perfetto per agire nella posizione di trequartista sarebbe Lorenzo Pellegrini, che proprio in quel ruolo, in questa prima parte di stagione, ha saputo mettersi particolarmente in luce con la maglia della Roma trovando la via della rete con continuità.

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