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Giovedì, 25 Aprile 2024
Qualificazioni Mondiali

Italia-Svizzera, tre cose da temere degli elvetici

Partita decisiva per gli azzurri nella strada che porta verso Qatar 2022

Appuntamento decisivo per l'Italia nella corsa verso Qatar 2022. La formazione di Mancini, nella serata di venerdì 12 novembre, affronterà a Roma la Svizzera in una gara chiave per la qualificazione ai prossimi Mondiali. Azzurri ed elvetici condividono infatti al momento la leadership nel gruppo C con i loro 14 punti, ma Jorginho e compagni possono vantare una miglior differenza reti (+11 contro +9). Per evitare sorprese nell'ultima giornata, l'Italia dovrà cercare di conquistare la vittoria, in modo da presentarsi più serena all'ultima partita contro l'Irlanda del Nord, in programma lunedì 15 alle 20.45 a Belfast.

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La Svizzera, così come gli azzurri, privi dei vari Verratti, Chiellini, Immobile, Zaniolo e Pellegrini, si presenterà all'Olimpico in piena emergenza. Il ct Yakin non potrà infatti contare su Embolo, Elvedi, Fassnacht, Kobel e Zuber oltre che sui lungodegenti Xhaka e Seferovic, ma quella elvetica, come hanno ben dimostrato gli ultimi Europei, dove ha sfiorato le semifinali, rimane comunque squadra da prendere con le molle.

Italia, tre cose da temere della Svizzera

I lampi di Shaqiri

In Italia non ha mantenuto le aspettative e tutta la sua carriera è stata probabilmente al di sotto di quello che ci si attendeva, ma Xherdan Shaqiri è uno che i colpi li ha sempre avuti. La continuità non è mai stata il suo forte, ma quando si accende rischia di diventare letale. Per Mancini sarà lui il pericolo numero uno da tenere d'occhio.

Zakaria-Freuler, qualità e quantità a centrocampo

Mancherà il capitano Xhaka, ma Yakin potrà comunque contare su un centrocampo di tutto rispetto. Freuler abbiamo ormai imparato a conoscerlo bene vista la sua esperienza all'Atalanta, di cui è diventato elemento imprescindibile, mentre Zakaria lo stiamo iniziando a scoprire soltanto adesso grazie al rendimento super con il Borussia Monchengladbach che ha catturato le attenzioni, fra le altre, di Juventus e Roma. Dotato di un fisico imponente (ben 191 i centimetri di altezza), il centrocampista sa proporsi anche in avanti con un buon fiuto per il gol.

La fisicità offensiva

Non ci sarà Seferovic, ma l'attacco svizzero potrà comunque contare sulla fisicità di Okafor, centravanti classe 2000 del Salisburgo. L'alternativa, per Yakin, è il sempre verde Mario Gavranovic, uno che la porta, come dimostrano le 17 reti segnate nello scorso campionato con la Dinamo Zagabria, la vede eccome.

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