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Venerdì, 26 Aprile 2024
Calcio

Lazio, volata finale: otto gare per dare sostanza al progetto Europa

Non solo l'esigenza di recuperare terreno da Atalanta e Roma, ma anche di invertire una tendenza negativa nell'ultima parte di torneo, visto che nell'ultimo quinquennio per ben quattro volte i biancocelesti hanno conquistato solo dieci dei 24 punti disponibili

Tempo di rush finale, di rimontare, ma anche di invertire una tendenza poco rassicurante nelle volate conclusive dell’ultimo lustro. Per la Lazio ventiquattro punti disponibili nelle ultime otto giornate, da affrontare senza ulteriori impegni infrasettimanali, ma con l’obbligo di ricucire un gap in termini di punti senza l’ausilio degli scontri diretti. La Roma è distante due lunghezze, l’Atalanta anche ma ha una partita in meno, ed il settimo posto attualmente occupato potrebbe anche non essere garanzia di accesso ad una competizione continentale, subordinato alla qualificazione della Juventus alla finale della Coppa Italia (che allargherebbe la cerchia delle squadre coinvolte nel...progetto Europa).

Nella logica del pensare una gara alla volta, il primo ostacolo da superare è quello rappresentato dal Sassuolo, che si è imposto all’andata ed in trasferta ha già fatto lacrimare tre delle prime quattro della classe (il Napoli lo attende a maggio). Sfida che vedrà il Comandante Sarri effettuare scelte obbligate in mezzo alla difesa, visti i probabili forfait di Luiz Felipe per noie al ginocchio e di Radu ancora alle prese con una fastidiosa fascite plantare, ma anche sul fronte offensivo considerando Pedro appiedato dal giudice sportivo e Cabral finora sfruttato col contagocce (in due mesi 72 i minuti giocati, tra gli sgoccioli nell’andata di Europa League col Porto e l’ora da titolare nella partita di Udine dello scorso 20 febbraio).

Ma è soprattutto la scarsa propensione della Lazio ad accelerare in vista dello striscione del traguardo a destare preoccupazione. Nell’ultimo quinquennio, i biancocelesti hanno avuto come costante una media punti molto bassa analizzando gli otto impegni conclusivi proposti dal calendario di serie A. Quattro volte, infatti, sono state appena dieci le lunghezze incamerate, con l’unica eccezione rappresentata dal torneo 2017-18 quando furono 15 i punti presi che si tradussero in un quinto posto finale. A Sarri, pertanto, il compito di confermare la sua attitudine a sprintare con efficacia (nel 2016/2017 centrò un eccellente 22 su 24 sulla panchina del Napoli) in controtendenza con quanto successo sotto la gestione Inzaghi. Ci sono sul tavolo prestigio e tornaconto economico legato alla partecipazione ad una coppa europea. E sullo sfondo, quel prolungamento di contratto restato nelle retrovie ma che nello spazio di una decina di giorni potrebbe tornare di attualità. E con esso, i discorsi relativi al potenziamento della squadra.

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