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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

La Lazio e la relazione complicata con gli incontri "post Europa League"

La gara con la Salernitana appare delicata al di là del pronostico favorevole: dopo le prime tre uscite europee i biancazzurri hanno pareggiato in casa col Cagliari ed incassato sette gol tra Bologna e Verona

E’ la Lokomotiv Mosca a dare una mano alla Lazio nel Gruppo E di Europa League. Il pareggio ottenuto da dalla compagine russa al Turk Telekom Stadium di Istambul contro i padroni di casa del Galatasaray rimescola le carte in ottica qualificazione alla seconda fase, impedendo cioè alla squadra di Terim di allungare in classifica tenendo aperti i giochi per il primo posto, che garantisce l’accesso immediato al tabellone ad eliminazione diretta. E rendendo così meno amaro il pareggio del Velodrome di Marsiglia, il quale non altera significativamente la situazione della Pool.

Ci sarà modo di riflettere, più avanti, sul prossimo impegno continentale – a Mosca – che giungerà dopo la sosta di metà novembre, incastonato tra due delicate sfide con la Juventus all’Olimpico ed a Napoli. Ora, c’è da “attenzionare” il confronto casalingo con la Salernitana, soprattutto alla luce dei riscontri arrivati nei match immediatamente successivi alle gare europee, in cui la Lazio ha raccolto un pareggio interno con il Cagliari e due sonore sconfitte – con sette reti subite – a Bologna e Verona. “I risultati post Europa League ci dicono che che il dispendio di energie mentali più che fisiche per noi è insostenibile, e speriamo di poter dire era”, ha confermato infatti Maurizio Sarri, tecnico biancoceleste.

Ed al passato dovrebbe anche essere coniugato il verbo “incassare”, visto che alla prolificità offensiva non fa ancora riscontro quella solidità difensiva mostrata solo saltuariamente. E che peraltro sta costando punti preziosi: le reti avversarie nell’ultimo segmento di gara hanno fatto sfumare i tre punti sia a Bergamo in campionato che al Velodrome di Marsiglia. Minuti finali peraltro disputati con una formazioni ritoccata dalle sostituzioni effettuate dal tecnico campano, le quali spalancano le porte ad una criticità che – nel caso in cui il cammino europeo prosegua – potrebbe emergere con ancora più vigore, legata alle poche alternative in alcuni reparti. L’alternanza dei portieri e le rotazioni in mediana fanno infatti dormire sonni abbastanza tranquilli, ma gli imprevisti fisici di Zaccagni e la giovane età di Moro rendono il pacchetto avanzato povero di soluzioni, mettendo nel conto anche un Muriqi poco utilizzato e poco convincente. Una discrepanza qualitativa tra titolari e rincalzi che potrebbe quindi presentare presto il conto. E che la dirigenza dovrebbe provare a sanare nella finestra invernale di mercato.

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