rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Calcio

Colpo Salernitana: arriva "Memo" Ochoa, portiere messicano collezionista di Mondiali

La squadra granata si assicura le prestazioni del 37enne estremo difensore della "Tricolor", nella ristretta cerchia dei giocatori che hanno partecipato a cinque edizioni della Coppa del Mondo

“Memo” Ochoa sbarca in Italia. Risale alle ultime ore l’indiscrezione legata al veterano della nazionale messicana, già protagonista agli ultimi Mondiali, prossimo a vestire la casacca della Salernitana. Il portiere nato a Guadalajara 37 anni fa parte di un ristretta cerchia di recordman nella storia delle rassegne iridate: è infatti uno dei pochi ad aver preso parte a cinque edizioni della coppa del Mondo, esattamente come Lionel Messi, Cristiano Ronaldo, Gigi Buffon, Lothar Matthaeus, ed i suoi connazionali Antonio Carbajal, Rafa Marquez ed Andres Guardado.

Ochoa ha curiosamente legato maggiormente il suo nome alla “Tricolor” – con la quale ha collezionato la bellezza di 135 gettoni – che non a blasonati club europei, pur avendo attraversato l’oceano per vivere esperienze nel vecchio continente. Nel suo curriculum infatti figurano tre stagioni in Corsica all’Ajaccio – divenendo il primo portiere messicano a firmare per una società europea – quattro in Andalusia tra Malaga e Granada e due nella serie A belga nello Standard Liegi, prima di fare ritorno nella Liga MX (massima espressione del calcio messicano) con la maglia del Club América, indossata oltre 300 volte a partire dal 2003, suo primo anno nel professionismo.

Tanti gli aneddoti sul suo conto: a partire dalla scelta del numero di maglia, mai banale (è passato dal 13 in nazionale, al 6 per cui ha optato in una stagione all’ América fino all’8 che ha voluto della sua seconda stagione allo Standard). Per proseguire con la “burla” del guantone a sei dita, utilizzato dopo un fotomontaggio circolato in rete a seguito della prestazione monstre ai Mondiali 2014 contro i padroni di casa del Brasile, che lo ritraeva con un dito della mano in più a spiegare la capacità di intercettare ogni tiro dei verdeoro. Ed è proprio la Coppa del Mondo che sembra esaltare le doti di Ochoa: scala le gerarchie salendo da terzo nel 2006 (dietro Oswaldo Sánchez e Jesús Corona) a secondo nel 2010 (alle spalle di Pérez), fino ad arrivare titolare nel 2014 e risultando il secondo estremo difensore più votato nella classifica del Guantone d’Oro della manifestazione, vinto da Neuer. Si ripete quattro anni dopo in Russia, col Messico eliminato agli ottavi e nuovamente indicato tra i migliori nel suo ruolo, fino a Qatar 2022 dove si è preso la soddisfazione di respingere un rigore alla star polacca Lewandowski.

Strano il destino di “Memo”, che non si è mai incrociato con un top club, nonostante una trattativa quasi chiusa nel 2011 col Paris Saint Germain, o con la Premier League (vana la corte insistente del Fulham all’inizio del decennio scorso). E nemmeno con la Serie A, sebbene in passato sia Milan che Napoli abbiano seguito con interesse le sue prestazioni. Ed invece, contro ogni pronostico, a 37 anni per Ochoa si spalancano le porte dell’Italia, per una nuova avventura europea. L’ambiente di Salerno potrebbe davvero essere quello giusto per esaltare le sue doti tecniche e di leadership, ed anche per far risaltare ancora di più quel connubio tra istrionismo e concretezza che lo ha reso celebre. E per dare alla squadra granata, nella seconda parte di campionato, una bella mano. Che di dita, al di là delle foto fake, ne ha sempre cinque.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Colpo Salernitana: arriva "Memo" Ochoa, portiere messicano collezionista di Mondiali

Today è in caricamento