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Giovedì, 25 Aprile 2024
Dramma / Belgio

Calcio in lutto, è morto Miguel Van Damme: aveva solo 28 anni

Da anni combatteva contro la leucemia. La moglie Kyana: "Riposa ora tesoro, sei libero dal dolore". Tragico destino, aveva scoperto che la sua malattia era tornata a colpire duro, in modo incurabile, pochi giorni dopo aver saputo che sarebbe diventato padre

Calcio in lutto. Ha smesso di battere il grande cuore di Miguel Van Damme, aveva solo 28 anni. L'ex portiere del Cercle Bruges combatteva da anni contro la leucemia. A comunicare il decesso del giovane è stata la moglie Kyana Dobbelaere, su Instagram: "Il nostro caro più caro è partito per la sua ultima partita stasera, una partita che non può essere vinta. Ci hai lasciato molto lentamente, eppure l'hai fatto di nuovo a modo tuo, molto forte. Hai combattuto come un leone. Siamo così grati per quello che eri: un esempio per molti".

Da circa un anno era diventato padre della piccola Camille: tragico destino, aveva scoperto che la sua malattia era tornata a colpire duro, in modo incurabile, pochi giorni dopo aver saputo che la moglie era incinta: "Mi hai fatto capire che arrendersi non è un'opzione, anche se c'era solo un piccolo barlume di successo, più e più volte l'hai superato. Riposa ora tesoro, te lo sei guadagnato più che guadagnato, ora sei liberato da ogni dolore. Ci piacerebbe vederti così. Un grande abbraccio dalle tue ragazze", scrive la moglie Kyana.

Miguel Van Damme non ce l'ha fatta

Il numero uno, classe 1993, si era anche sottoposto al trapianto di midollo osseo. L'incubo ormai sembrava alle spalle, invece era stato lui stesso su Instagram nel 2020 ad aggiornare tutti i tifosi: "Purtroppo, sono di nuovo qui con cattive notizie. Ieri i risultati della biopsia del midollo osseo hanno dimostrato che la leucemia è tornata nel midollo osseo. Ciò significa che il trattamento che sto ricevendo ora non funziona". Un calvario lungo sei anni. L'incubo di Van Damme aveva avuto inizio nell'estate del 2016 quando, in uno dei test fisici svolti prima del ritiro pre-campionato, scoprì di avere la leucemia. Il suo club gli è sempre stato vicino e lo ha supportato in ogni modo e subito dopo la terrificante scoperta gli ha rinnovato il contratto per altre stagioni, e poi glielo ha sempre rinnovato nuovamente. Un anno dopo la orima diagnosi, il ritorno in squadra, dopo aver vinto la malattia, e in una partita di Coppa del Belgio il tanto atteso ritorno in campo. Nel giugno 2019, però, la prima ricaduta, con il cancro al sangue tornato a colpire spina dorsale e cervello e il susseguente trapianto di midollo osseo. Ma quando il peggio sembrava alle spalle, ecco una nuova ricaduta nel gennaio 2020. Qualche mese fa l'ex portiere aveva annunciato con un video postato su Instagram il ritorno della leucemia, che lo aveva colpito per la terza volta, e che questa volta la situazione sarebbe stato molto più complicato venirne fuori: "La cura non funziona e ora non ci sono altri trattamenti. L’unica cosa che possono fare per me ora è tenermi in vita il più a lungo possibile"

Il club di Van Damme, il Cercle Brugge, ha scritto: "Le parole non sono sufficienti per descrivere ciò che proviamo, anche se sapevamo che le cose non andavano bene da un po'. Oggi è un giorno estremamente difficile nei quasi 123 anni di storia del Cercle Brugge. Il nostro pensiero va principalmente a sua moglie Kyana, a sua figlia Camille, ai genitori di Miguel, a sua sorella Francesca, ma anche ai suoi tanti amici e familiari”.

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