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Martedì, 21 Marzo 2023
Serie A

Milan, i tre punti fermi di Pioli per la stagione 2022/2023

Ecco su chi punterà il tecnico per difendere il titolo di campione d'Italia

È iniziata oggi, lunedì 4 luglio, la stagione 2022/2023 del Milan. I rossoneri, campioni d'Italia in carica, si sono radunati nella mattinata odierna al campo sportivo di Milanello, dove sosterranno i primi allenamenti della nuova annata. A salutarli numerosi tifosi, che hanno accolto gli uomini di Stefano Pioli tra cori, bandiere e fumogeni. All'appello, tuttavia, mancano ancora i nazionali, che potranno usufruire di qualche giorno di vacanza in più. In gruppo, invece, Simon Kjaer, reduce dal grave infortunio al ginocchio sinistro che lo ha costretto a saltare tutta la seconda parte della scorsa stagione.

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Milan, i punti fermi di Pioli

Pioli, in vista della nuova stagione e in attesa di rinforzi dal mercato, ripartirà dal 4-2-3-1 che tanto ha ben fatto nel passato torneo, permettendo ai rossoneri di conquistare lo scudetto undici anni dopo l'ultima volta. Il tecnico, per la costruzione della squadra 2022/2023, ripartirà da tre punti fermi, uno per reparto.

Tomori

Inamovibile, al centro della difesa, sarà Fikayo Tomori, il cui rendimento, nella seconda parte della scorsa stagione, è cresciuto in maniera esponenziale. L'inglese conserverà il proprio posto di titolare anche in caso di acquisti nel reparto arretrato e anche dopo il ritorno a pieno regime di Kjaer: il giocatore, infatti, gode della più totale fiducia del tecnico, pronto a puntare ancora su di lui.

Tonali

In mezzo al campo Pioli ripartirà da Tonali, assoluto protagonista nella stagione passata. L'ex giocatore del Brescia, dopo un primo anno di apprendistato, si è calato al meglio nella realtà rossonera, prendendo in mano le chiavi del centrocampo del Diavolo.

Leao

Pioli, in attacco, spera di poter usufruire nella nuova stagione di più alternative, ma il punto fermo sarà Rafael Leao. Il portoghese, finito nel mirino di alcune big d'Europa, è stato decisivo nel passato torneo non tanto per le sue (preziosissime) undici reti, quanto per la sua capacità di mettere a soqquadro le difese avversarie con la sua rapidità e la sua abilità nel creare la superiorità numerica.

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