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Giovedì, 25 Aprile 2024
Primato a rischio

Milan, attacco sterile e senza idee: così lo scudetto diventa impossibile

I rossoneri, dopo aver pareggiato con il Bologna, sono stati fermati sullo 0-0 anche dal Torino

Ancora un mezzo passo falso, dopo quello con il Bologna. Il Milan, nella sfida sul campo del Torino, non è andato oltre lo 0-0, vedendosi così riapparire alle spalle l'Inter di Simone Inzaghi, che, grazie al successo sul Verona, si è portata a -1 dai rossoneri, ma con una gara in più da giocare. E menomale, per il Diavolo, che il Napoli è incappato in un clamoroso ko interno con la Fiorentina, altrimenti il primato, adesso virtualmente in mano ai cugini nerazzurri, sarebbe già stato perso.

Preoccupante l'andamento nelle ultime settimane degli uomini di Pioli, che sembrano incapaci di gestire la pressione di dover difendere il primato per riconquistare quello scudetto che, nella Milano rossonera, manca dal 2011. A destare allarme, oltre all'ormai arcinoto problema contro le piccole, il rendimento del reparto offensivo, troppo sterile per avere concrete speranze di tricolore.

Milan, l'attacco il vero problema

I numeri, d'altra parte, non mentono: il Milan, nelle ultime sette partite, ha segnato solamente quattro reti: una miseria per chi ha come obiettivo quello di conquistare il titolo di campione d'Italia. Una sterilità iniziata con l'1-1 interno con l'Udinese per poi accentuarsi nelle successive settimane, a partire dallo 0-0 di Coppa Italia contro l'Inter per proseguire con le gare comunque vittoriose per 1-0 con Napoli, Empoli e Cagliari, fino ad arrivare ai disastrosi pareggi a reti bianche contro Bologna e Torino. Per ritrovare una partita in cui la formazione di Pioli è riuscita a segnare più di una rete bisogna ritornare indietro fino allo scorso 19 febbraio, quando il Diavolo, a proposito di passi falsi con le piccole, venne fermato sul 2-2 dalla Salernitana.

Chiaro che con un attacco così spuntato la caccia allo scudetto si faccia in ripida salita. Ad aver smarrito la via del gol, in particolare, Rafael Leao, l'uomo in più dei rossoneri per gran parte della stagione. Il portoghese è rimasto all'asciutto nelle ultime sei gare, durante le quali il suo rendimento è vistosamente calato. Per non parlare di Brahim Diaz, probabilmente colui che più di tutti ha deluso quelle che erano le aspettative iniziali. All'asciutto anche Olivier Giroud, che non esulta dal gol realizzato al Napoli lo scorso 6 marzo.

Per continuare a sperare nello scudetto Pioli, in questo sprint finale di stagione, deve quindi cercare nuove soluzioni per la manovra offensiva della sua squadra, divenuta ormai spesso troppo prevedibile. Un contributo, inoltre, il tecnico spera di riceverlo anche da Zlatan Ibrahimovic, il quale, negli ultimi tempi, ha trascorso più tempo in infermeria che in campo. Ed anche questo, alla fine, rischia di pesare enormemente sulle sorti della stagione rossonera.

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