rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Calcio

Mondiali 2022, ecco perché non possiamo fare a meno di Cristiano Ronaldo

La stella del Portogallo a quasi 38 anni è ancora la celebrità più ricercata, seguita e discussa. Giovedì il debutto nel girone H. E il Real Madrid pensa ad un clamoroso ritorno...

Cristiano Ronaldo ha il mal di pancia. Che sia un problema gastrointestinale, o un semplice capriccio, la sostanza non cambia. Per avere una notizia che sposti migliaia di tifosi, followers e lettori, abbiamo ancora bisogno di lui. Di un suo mal di pancia a pochi giorni dai mondiali. Il calcio nel 2022, nel bel mezzo del più strano, atipico, discusso e contestato Mondiale della storia, non può fare a meno di CR7. Prima ancora che scenda in campo, per dirci se dobbiamo considerarlo ancora un "top player" o un astro ormai in caduta libera. A quasi 38 anni (li celebrerà il prossimo febbraio), l'asso di Funchal è l'emblema del calcio nella sua Nazionale (191 presenze, 117 gol, l'Europeo vinto nel 2016), il Portogallo, che gli affida le speranze di giocare una Coppa del Mondo da protagonista, ma anche un totem del pallone a livello globale.

Quando è sbarcato a Doha, pochi giorni fa, per il primo allenamento sul suolo arabo con i suoi compagni, si è scatenata la ressa: tifosi, media, curiosi. Erano tutti lì per lui, eppure il Portogallo di oggi di talenti da seguire ne avrebbe. La sicurezza ha dovuto chiudere gli accessi per consentire al Portogallo di potersi allenare. Se lui entra nello spogliatoio e saluta i compagni, e una telecamera immortala una certa indifferenza (rivedere il saluto freddo di Bruno Fernandes e Cancelo), si scatena il putiferio. "Dopo il Manchester United, anche il Portogallo rompe con Ronaldo", il su8nto di tanti titoli di una miriade di news. Poi salta l'amichevole pre Mondiale contro la Nigeria per un "mal di pancia" - eccoci al nocciolo della questione - e via con decine di domande al ct su dubbi, sospetti, possibili crisi interne. Il Mondiale non lo ha mai vinto. Tra lui e Messi, zero tituli. Eppure, siamo tutti qui per loro due. Non certo per i padroni di casa del Qatar, che senza l'organizzazione faraonica degli emiri forse non ci sarebbe mai arrivato. Aspettiamo un gol con l'esultanza che lo ha reso celebre, una giocata, una polemica. Perché di calciatori iconici, uomini copertina in grado di segnare un'epoca, alle sue spalle non ne vediamo ancora. Magari alla fine non sarà il suo Portogallo a trionfare (non ha mai vinto la Coppa), ma lui potrebbe lasciarci un segno, prima di tornare a regalare gol e sogni con un nuovo club (a proposito: il Real Madrid potrebbe riprenderlo a gennaio per sostituire Benzema).

Allora "boa sorte" CR7, in attesa che arrivi il suo erede, siamo tutti appesi ai tuoi gol (e a quelli di Messi e Neymar) per goderci solo lo spettacolo del campo e cercare di dimenticare i tanti lati oscuri di questo Mondiale anomalo, atipico e controverso.

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mondiali 2022, ecco perché non possiamo fare a meno di Cristiano Ronaldo

Today è in caricamento