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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Qatar 2022, l'Ecuador resta in bilico: venerdì la decisione

Alla Fifa sono state presentate prove inoppugnabili in merito all'utilizzo, da parte della nazionale dell'Ecuador, di un giocatore - Byron Castillo - di nazionalità colombiana

La vicenda Carrillo, che tenuto banco nelle scorse settimane a margine delle qualificazioni per i Mondiali di Qatar 2022, arriva alla stretta finale. Con aggiornamenti tutt’altro che confortanti per l’Ecuador, che ha acquisito il diritto a disputare la rassegna iridata che scatterà a novembre, ma su cui pende pericolosamente la scure dell’esclusione. Riepilogando i fatti, la nazionale sudamericana avrebbe regolarmente schierato nelle sue ultime apparizioni Byron Castillo, terzino in forza al Barcellona Sporting Club, militante nella massima divisione ecuadoregna. Stando alle prove – definite inoppugnabili - portate dalla federcalcio cilena, a supporto del reclamo presentato alla Fifa, il calciatore sarebbe però nato in Colombia e non in Ecuador, in una data oltretutto diversa da quella riportata nei documenti. Cosa che renderebbe la posizione di Castillo irregolare in base al regolamento internazionale (macchiandosi di doppia identità, modifica dell’età e nazionalità), e rimetterebbe in discussione l’omologazione degli incontri di qualificazione disputati dalla nazionale ecuadoregna ottenuti utilizzando il giocatore (ben 8 dei nove affrontati).

La Fifa è pertanto chiamata ad un decisione in tempi brevi, considerando che la prossima settimana sono in programma gli spareggi decisivi per assegnare gli ultimi posti, che vedranno impegnati proprio il Perù finito alle spalle dell’Ecuador nel girone di qualificazione, con tra le ipotesi contemplate – in caso di esclusione della Tricolor – quella di un passaggio diretto dei peruviani alla fase finale di Qatar 2022 a novembre ed il ripescaggio del Cile come avversaria dell’Australia. Proprio la tempistica stretta rappresenta un’incognita notevole nella presa di posizione della Fifa (il verdetto dovrebbe essere emesso venerdì), considerando i sorteggi già effettuati ed i problemi logistici legati ad una modifica dell’incontro dei play-off di martedì prossimo.

Perplessità sollevate in un’intervista da Eduardo Carlezzo, legale rappresentante della Federcalcio cilena, che ha sottolineato come non sia l’evidenza delle prove, ma il ritardo con cui sono state acquisite e presentate all’attenzione della Federazione Internazionale a rappresentare un ostacolo alla sentenza favorevole. L’Italia appare tagliata definitivamente fuori, come recentemente precisato da Evelina Christillin, membro Uefa nel consiglio Fifa. L’Ecuador incrocia le dita, il Cile reclama i cinque punti persi contro la Tricolor, la Colombia è aggrappata ad una flebile speranza (il miglior ranking Fifa in caso di ripescaggio meritocratico di una sudamericana), ed il Perù ha la valigie pronte per Doha dove disputerà lo spareggio contro l’Australia. Pronti sono anche gli uffici legali delle varie federazioni: in caso di sentenza non favorevole, scatteranno i ricorsi.

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