L'Argentina batte 1 a 0 l'Iran con un gol di Leo Messi, si qualifica agli ottavi di finale del Mondiale in Brasile superando così il Gruppo F. Le lacrime a fine partita del portiere iraniano Alireza Haghighi, fino a quel momento perfetto, sono l'immagine che restera' di questa partita persa dalla sua squadra con l'Argentina al 'Minerao', stadio perfetto per vedere il calcio.

Difficilmente avrebbe potuto esserci sconfitta piu' ingiusta di questa, ma il calcio a volte e' fatto di lampi di genio e quando in squadra si ha un fuoriclasse come Lionel Messi la giocata risolutiva puo' arrivare anche all'ultimo momento. Al 91', Messi ha tirato fuori dal suo immenso bagaglio tecnico un sinistro che non ha lasciato scampo al n. 12 avversario e li' si sono infranti i sogni iraniani di compiere un'impresa che li avrebbe fatti diventare autentici eroi nel loro Paese, oltre che tenuti in piena corsa per una clamorosa qualificazione agli ottavi, che invece ha raggiunto l'Argentina, con la seconda vittoria di fila targata Messi.

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Il vero spettacolo dell'Argentina a Belo Horizonte lo hanno offerto i suoi 30mila tifosi (tra i quali non poteva mancare Diego Maradona, con la figlia Giannina), instancabili nei canti e negli incitamenti, non certo la squadra, incapace di costruire gioco, e simile per mancanza di qualita' in mezzo al campo alla Selecao vista contro il Messico. Come la squadra di Scolari, anche l'Albiceleste si e' affidata all'inventiva del suo 'genio', Neymar in un caso e Messi nell'altro, solo che la Pulce a differenza del collega riesce in un modo o nell'altro a essere sempre risolutivo, a conferma del fatto che questo puo' davvero essere il suo Mondiale. Fino al momento del gol l'unico che era riuscito a dargli una mano era stato Di Maria, mentre nulli erano risultati Higuain ed Arguero, tardivamente sostituiti da Sabella con Palacio ed un vivace Lavezzi.