Brasile-Colombia 2-1 | Vittoria di difesa, incubo Neymar

ROMA - Uno segna e gonfia il petto, battendo il pugno sul logo del suo Brasile. L'altro la mette all'incrocio da trenta metri e poi corre come un invasato verso i suoi tifosi. Il Brasile prova a cancellare l'immagine di sé più preoccupante, quella che si porta dietro il fantasma del Maracanazo e l'attesa spasmodica di duecento milioni di persone, e irrompe con prepotenza nel Mondiale. Questa volta, nel quarto di finale contro i cugini della Colombia, non c'è spazio per le lacrime. Ma solo per l'orgoglio e lo strapotere. 

E lo spiega subito ai compagni Thiago Silva, il capitano dal pinato facile per i brasiliani. E' proprio il difensore centrale ex Milan, al 7' del primo tempo, ad aprire le danze, spingendo in rete un corner di Neymar. Il Brasile è diverso: corre, lotta, trema ma non troppo. Imbriglia bene le frecce dei Cafetteros - Ibarbo e Cuadrado mai in partita - e punta alle caviglie di James Rodriguez. L'evoluzione naturale del match è il 2-0 che arriva al 15' della ripresa con una sassata di David Luiz su punizione dai trenta metri che beffa Ospina all'incrocio, prima di correre in versione urlo mundial verso la sua torcida. 

GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA

Finita? No, perché senza soffrire il verdeoro luccica di meno. Così ci pensa Rodriguez - uscito in lacrime abbracciato dagli avversari - a riaprire il match su rigore all'ottantesimo. Gli ultimi dieci minuti sono di sofferenza pura, ma - dopo la roulette russa con il Cile - il fantasma sembra essere esorcizzato. Le uniche lacrime arrivano nella notte quando i medici sentenziano: Mondiale finito per Neymar. Per il Brasile, invece, il sogno continua. La prossima tappa dice Germania in semifinale. Sperando in un Cristo Re dipinto di giallo e verde nella notte del nove luglio.