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Sabato, 20 Aprile 2024
Mondiali di calcio

Gruppo F, l'Argentina si affida al Messi(a) per vincere il Mondiale

E' lo spauracchio di milioni di brasiliani, che vedono come il fumo negli occhi l'eventuale vittoria della Seleçion

L'Argentina vuole vincere il Mondiale in Brasile. Inserita nel Gruppo F con Bosnia, Nigeria e Iran, la Seleçion si affida a Leo Messi per sognare in grande. Non è stata la sua migliore stagione calcistica ma può finire in modo fantastico. Per Messi il Mondiale in Brasile è quello della resa dei conti, visto che ha l'età giusta per vincerlo. Compirà 27 anni a torneo in corso, quasi come Diego Maradona quando trascinò l'Argentina al trionfo di Messico '86, a forza di 'mano de Dios' e gol del secolo. 


Adesso tocca alla Pulce, che avrebbe voluto essere decisivo già nel 2010 in Sudafrica, e invece lasciò il campo piangendo a dirotto dopo lo 0-4 dei quarti di finale contro la Germania. L'allenatore era Maradona, che adesso sprona l'erede calcistico ma cerca di non mettergli troppa pressione addosso spiegando che "se non vinciamo i Mondiali, cerchiamo di non dare la colpa a Messi".

Leo a sua volta sdrammatizza, dice che "in fondo ci sono stati molti giocatori considerati tra i migliori senza aver mai vinto un Mondiale", ma poi ammette che il 13 luglio si vede in campo al Maracanà a giocare la finale, "e ovviamente spero di vincere". 

Intanto è lo spauracchio di milioni di brasiliani, che vedono come il fumo negli occhi, o con autentico terrore, l'eventuale successo degli arci-rivali. Oltretutto il Mondiale per Messi, che tra infortuni muscolari e problemi con il fisco spagnolo ha vissuto mesi tribolati, sarebbe anche il modo giusto per riprendersi il Pallone d'Oro strappatogli da Cristiano Ronaldo.

Sarebbe il quinto trofeo, e insieme alla Coppa del Mondo anche il momento della definitiva consacrazione nell'Olimpo dei fuoriclasse, accanto a Pelè e Maradona. Così finalmente zittirà chi confronta la serie impressionante di trionfi e gol ottenuta con i colori del Barcellona al rendimento non sempre regolare in maglia albiceleste (37 gol e 84 presenze). Ma non sempre un campionissimo basta per vincere, una mano dovrà darla anche la 'Seleccion' del ct Sabella, mai vogliosa come quest'anno di cucirsi la terza stella sulla maglietta.  

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