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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il caso

Perché Messi alza la coppa con indosso un mantello: l'ultima polemica sui Mondiali in Qatar

A consegnare l'abito (chiamato 'bisht') al fuoriclasse argentino è stato l'emiro Tamim bin Hamad Al Thani: un gesto di rispetto verso il "re del calcio" o propaganda?

All'indomani della spettacolare partita che ha visto l'Argentina prevalere ai rigori sulla Francia e vincere il terzo  Mondiale della sua storia, sui social tiene banco la polemica sul bisht, ovvero l'indumento saudita che è stato fatto indossare a Messi prima di alzare al cielo la coppa del mondo. Le immagini sono state trasmesse in mondovisione: nel corso della premiazione, l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani ha consegnato al fuoriclasse argentino un mantello nero trasparente, una giacca della tradizione qatariota che è una sorta di abito da cerimonia che si usa solo in occasioni speciali e destinato a personalità eminenti.

L'immagine ha suscitato subito qualche dibattito: è stato un gesto di cortesia verso Messi, oppure un'ultima (e discutibile) richiesta dell'Emiro avallata dal presidente della Fifa Gianni Infantino? Probabilmente tutte e due le cose. Sta di fatto che Messi non si è sottratto al siparietto, e del resto sarebbe stata una scortesia declinare quell'invito proprio prima di alzare la coppa simbolo del trionfo, quella coppa che Messi ha inseguito per tutta la sua carriera. E così in quelle foto che passeranno alla storia, il numero 10 dell'Albiceleste viene ritratto proprio con il bisht, un indumento che rimanda proprio al Paese ospitante. Un episodio che ha sollevato più di qualche perplessità.

L'emiro del Qatar aiuta Messi a indossare il mantello nero durante la premiazione, foto Epa via Ansa

Intanto perché non era mai successo che un calciatore venisse invitato a indossare un altro abito durante la premiazione, e in secondo luogo perché in tanti hanno fatto notare che il mantello copriva lo stemma stesso dell'Argentina (e così pure il logo dello sponsor che pure ha sborsato dei denari per avere visibilità). Polemiche pretestuose? Secondo i conoscitori del mondo arabo sì. In effetti, spiega ad esempio Abdallah Marouf, assistente docente di storia islamica all' Università 29 maggio di Istanbul, "dal punto di vista culturale, vestire qualcuno con un 'bisht' (l'abito) è un atto di cortesia e di grande apprezzamento in Qatar". Insomma, quello dell'Emiro sarebbe stato un gesto di rispetto, oltre che di cortesia e "i media occidentali ignoranti" prosegue Marouf, "devono imparare a conoscere le culture altrui invece di lamentarsi come al solito!". 

Sarà, ma qualche dubbio resta. Per l'ex calciatore e opinionista della Bbc Gary Lineker è stato "un peccato" che a Messi sia stata "coperta la maglietta" durante quello che è stato "un momento magico". In tanti sui social hanno poi messo in dubbio che il gesto dell'emiro fosse solo quello di dare il giusto omaggio al campione argentino. E se invece dietro quel mantello ci fosse un abile tentativo di propaganda? In ogni caso, dice chi non ha gradito il siparietto, Messi avrebbe avuto tutto il diritto di festeggiare indossando la sola maglia dell'Albiceleste. Come detto, chi conosce la cultura qatariota tende invece a minimizzare. Quell'abito, il bisht, viene riservato solo a personaggi di spicco, come i membri delle famiglie reali. Darlo a Messi dunque ha un significato ben preciso: rendere onore al re indiscusso del calcio. 
 

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