rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Ecco perché la salvezza dello Spezia è il vero miracolo della serie A

Non solo Salernitana: il club ligure ha centrato la seconda permanenza consecutiva della sua storia nonostante una partenza ad handicap la scorsa estate, il mercato bloccato e una rosa giovanissima. Motta ai saluti, per la panchina (ri)spunta Pirlo

Forse la Salernitana, con la sua rimonta in extremis, è il miracolo sportivo più eclatante a livello mediatico dell'ultima serie A, ma i numeri attuali - e i pronostici della scorsa estate - dicono che la vera grande impresa della stagione l'ha compiuta il piccolo e giovane Spezia.
L'anno scorso i liguri hanno centrato una miracolosa salvezza alla prima partecipazione della loro storia nella massima serie, grazie all'exploit in panchina di Vincenzo Italiano e ai gol di Nzola. Quel piccolo miracolo, oggi, è diventato un progetto calcistico di prim'ordine. Serio, pensato, gestito e vissuto con capacità e passione da un club che merita il posto tra le grandi del nostro calcio.
Profilo basso, zero polemiche, tanti fatti. Ecco perché lo Spezia di Thiago Motta è un piccolo capolavoro di provincia. L'estate scorsa, la società bianconera aveva perso il tecnico della promozione e della salvezza pochi giorni dopo avergli rinnovato il contratto. Italiano ha detto sì alla Fiorentina, lasciando di sasso lo Spezia. In pochi giorni, la società ha puntato Motta e ha ottenuto l'ok dell'ex Inter e Genoa: l'ambizione e la conoscenza di calcio dello stesso Motta sono state decisive nella gestione delle avversità.
Quali? Su tutte, lo stop al mercato: 4 finestre vietate allo Spezia per una violazione al regolamento FIFA, imputata alla precedente gestione del club. Poi il ritiro precampionato saltato per via di un pesantissimo focolaio di Covid, con conseguente annullamento delle amichevoli previste e con strascichi importanti sull'avvio di stagione. Non ultimo, il lavoro di restyling dello stadio Picco: una corsa contro il tempo per terminare i lavori della Curva Piscina, ottenere l'omologazione dello stadio ed evitare il rischio di giocare ancora una volta la serie A tutte le domeniche in trasferta.
L'estate scorsa, lo Spezia era condannato alla retrocessione senza appello da tutti gli addetti ai lavori. E invece è andata molto diversamente, nonostante la formazione ligure sia stata quella con l'età media più bassa della Lega Serie A, penultima per valore di mercato della rosa (statistiche CIES Football Observatory e di transfermarkt.it).
Lo Spezia, però, ha chiuso come quarta squadra della serie A nella classifica del rapporto tra il posizionamento in campionato e il budget speso, seconda nel rapporto percentuale tra calciatori cresciuti nel club e minuti giocati, con due calciatori tra i migliori prospetti Under 23 della Serie A (Kiwior e Strelec). 
Da possibile fallimento, lo Spezia oggi si gode una pagina indelebile dei suoi 116 anni di storia. Pronto a ripartire, se non da Motta - l'italobrasiliano ai saluti - probabilmente da un altro fuoriclasse: Andrea Pirlo.
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ecco perché la salvezza dello Spezia è il vero miracolo della serie A

Today è in caricamento