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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Caso plusvalenze, il calcio trema: Juventus e Napoli nel mirino

Il calcio trema di nuovo, questa volta a finire nel mirino della giustizia sportiva e non sarebbero alcune plusvalenze sospette. 

Sessantadue operazioni di mercato su cui indagare e il calcio trema di nuovo. La Procura Federale vuole vederci chiaro per capire la natura delle plusvalenze di alcune squadre, tra questa anche Juventus e Napoli. 

Plusvalenze sospette, nel mirino la Juventus

L’edizione odierna de La Repubblica svela che sessantadue opreazioni di mercato sono finite nel mirino della Covisoc che ha stilato una relazione già arrivata sul tavolo del Procuratore della Figc Giuseppe Chinè e del presidente Gravina, per conoscenza. Potrebbe essere un  vero e proprio ciclone che coinvolgerebbe alcuni grandi club tra cui Juventus e Napoli. Il sospetto sarebbe quello di aver aggiustato i bilanci attraverso alcune operazioni sospette.

Ma quali sono le plusvalenze sospette finite nel mirino? Alcune sono state portate a termine dalla Juventus, la Gazzetta delo Sporrt cita lo scambio con il Marsiglia tra Franco Tongya e Marley Akè, spostati entrambi per 8 milioni e quindi a saldo zero, con il primo che attualmente è nella rosa “B” dei francesi e il secondo agregato all’Under 23 della Vecchia Signora. Due nomi che quindi in pochi conoscono mentre nella lista delle operazioni su cui indagare, 42 dei bianconeri per un giro da 90 milioni, ci sarebbero anche gli scambi con Barcellona e Manchester City che hanno coinvolto Arthur, Pjanic, Cancelo e Danilo. 

Osimhen e il Napoli, plusvalenza sospetta

Il mirino della Procura Federale sarebbe puntato anche sul Napoli per fare luce sull’operazione Osimhen. Il nigeriano, vero e proprio valore aggiunto di Spalletti in questa stagione, è arrivato da Lille, club francese, a cui De Laurentiis ha girato il cartellino di quattro giovani calciatori valutati in tutto 20 milioni. Di questi solo uno è rimasto in Francia, dove non ha mai giocato, mentre gli altri si disimpegnano tra Serie C e Serie D e quindi hanno fatto ritorno in Italia solo dopo pochi mesi. 

Per il momento, informa il Fatto Quotidiano, tutto è allo stato preliminare, l’avvio del procedimento sarebbe datato luglio e gli ispettori ad oggi avrebbro solo acquisito i documenti. Nessun commento in proposito è arrivato dalle società interessate.

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