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Giovedì, 28 Marzo 2024
Calcio

L'inno cantato e un gol pesante: Abraham si prende la Roma pre-derby

L'attaccante inglese ha intonato l'inno giallorosso prima del fischio d'inizio (“Una canzone molto bella, molto forte”) ed ha siglato la rete che ha regalato alla squadra di Mourinho i tre punti

Non è passato inosservato, nel prepartita, il suo canto con tanto di accompagnamento delle mani. Tammy Abraham ha scelto un modo indubbiamente efficace per ritagliarsi un posto nel cuore dei tifosi giallorossi in una settimana così importante come quella che precede il derby. E non è solo questione di forma, di...musica, con una parte dell’inno della Roma intonato dal bomber londinese poco prima del fischio d’inizio (“È una canzone molto bella, molto forte”), ma anche di sostanza e di gol, come quello che ha permesso alla formazione di Mourinho di superare l’ostacolo Udinese e presentarsi alla stracittadina capitolina con morale alto e classifica che sorride.

“È stata dura – commenta l’attaccante giallorosso – perché l’Udinese è una squadra complicata da affrontare. Abbiamo difeso, e devo fare i complimenti per l’ottima prestazione anche ai compagni, a cui cerco di infondere la mia mentalità, perché a me piace vincere. Dal primo giorno mi hanno fatto sentire in famiglia, e poi da quando sono qui non hanno mai smesso di parlare del derby, di quanto sia importante. Sono pronto, sono sicuro che lo saranno anche loro, come del resto i tifosi. L’atmosfera sarà fantastica”.

Sul successo contro i friuliani torna anche Henrikh Mkhitaryan, che sottolinea l’importanza della vittoria a pochi giorni da un derby che vedrà la Roma priva di Pellegrini squalificato (secondo giallo definito ridicolo da Mourinho, con la giornata di stop che appare inevitabile vista l’impossibilità di “sanare” l’accaduto con prova tv né essere valutato come errore tecnico) e che potrebbe presentare l’armeno in una posizione diversa nello scacchiere.

"Era importante vincere stasera – spiega - perché c’è il derby e dovevamo alimentare la mentalità, le ambizioni della squadra, per farci trovare pronti domenica per una partita che affronteremo senza il nostro capitano. Un leader, un trascinatore, un calciatore molto importante. Speriamo che non capiti più, perché il secondo giallo non c'era. È successo comunque quello che doveva succedere, ora dobbiamo pensare alla Lazio; deciderà il mister se farò la seconda punta, se giocherò da numero 10 o da ala. Quello che conta è dare il meglio, è vincere offrendo il proprio contributo".

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