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Sabato, 20 Aprile 2024
Calcio

Rovella e gli altri: i migliori talenti della nostra Under 21

A Pescara azzurrini ko contro l'Inghilterra (0-2). Ecco a che punto sono i nostri giovani dopo l'amichevole di oggi

Se il futuro sono loro, beh, è bene cominciare a lavorare sodo fin da oggi, altrimenti si rischia di incassare altre delusioni. Dall’ultimo test di oggi a Pescara, contro l’Inghilterra, perso 0-2, le nuove leve del calcio italiano escono ridimensionate. Salvo poche eccezioni. Questione di impatto fisico sulle partite, di sicurezze, di coraggio. E di gioco, come sempre accade quando l’Italia si confronta con le migliori Nazionali, che sia la selezione maggiore o quelle giovanili.

La qualità dei singoli c’è, ma fatica ad emergere in un contesto in cui gli avversari sembrano più pronti a prendere in mano partite vere, a giocare sempre con lo stesso piglio, che ci sia l’Italia o l’Azerbajgian (con tutto il rispetto) dall’altra parte. E se chi gioca in una big, come lo juventino Miretti, stecca clamorosamente con i suoi pari età, allora il problema è oggettivo.

Su chi scommettere per il futuro dell’Italia? Su Caleb Okoli, sicuramente. Il 21enne vicentino dell’Atalanta, difensore centrale con il fisico da corazziere. La serie B da titolare a Cremona nella passata stagione lo ha forgiato definitivamente. E non è un caso che oggi Gasperini gli conceda spazio tutte le settimane a Bergamo. Idem per Scalvini, che ormai non fa più notizia, essendo già nel mirino delle grandi d'Europa.

Si conferma su ottimi livelli anche Nicolò Rovella, galvanizzato dalla clamorosa punizione inflitta domenica scorsa alla sua Juventus con la maglia del Monza. Gioca mezzala (con la fascia da capitano al braccio), parte timido, ma poi prende in mano la squadra e dà qualità e ritmo. Anche lui un golden boy del 2001. Chiede il pallone, lo gioca senza paura e nel secondo tempo decide di sostenere anche la fase offensiva scaricando spesso il destro e sfiorando un eurogol. Nel finale viene espulso per doppio giallo, ma la sua prestazione resta di spessore.

Inutile tornare su Destiny Udogie: la fascia sinistra della Nazionale maggiore presro sarà sua. A Udine è diventato giocatore vero, e nel futuro c’è la Premier e il tuffo nel mondo delle Coppe europee, probabilmente. L’esterno ha strappi da prossimo top player, e in Inghilterra lo sanno già da un pezzo, avendolo già strappato alla serie A. Ma in azzurro viene cercato e sfruttato poco rispetto alle sue potenzialità.

A proposito di “fuga di cervelli calcistici”, i piedi vellutati del 2022 Sebastiano Esposito, al secondo anno fuori dai confini italici, vanno un po’ ad intermittenza, ma quando si accendono fanno sempre qualcosa di notevole nei dintorni dell’area avversaria. Il gioiellino dell’Inter, oggi all’Anderlecht, già 8 presenze e 1 gol, è uno dei più giovani dell’Under 21 attuale. Ha scelto di maturare all’estero – l’anno scorso 23 partite e 6 gol in Svizzera – sapendo di correre un rischio: restare fuori dal giro. Per imporsi nel calcio italiano del prossimo futuro (e in Nazionale) dovrà continuare a giocare con continuità in Belgio e convincere un nostro club a dargli, finalmente, una chance da titolare in serie A.

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